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Il sindaco di Riace arrestato per favoreggiamento dei clandestini, Salvini: "Che dirà Saviano?"

Mimmo-LUcano

LOCRI.  Era diventato l'uomo simbolo dell'accoglienza per i migranti: Domenico "Mimmo" Lucano, sindaco di Riace, è stato arrestato dalla guardia di finanza, nell'ambito di un'operazione denominata 'Xenia'. Le accuse sono favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. La procura della Repubblica di Locri spiega in una nota in una nota che "i finanzieri del Gruppo di Locri hanno eseguito, alle prime luci dell'alba, un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Locri, che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di 'Mimmo' Lucano, sindaco del Comune di Riace e il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, nell'ambito dell'operazione denominata 'Xenia'".

Stando alle intercettazioni Lucano combinava finti matrimoni per far ottenere permessi di soggiorno a immigrati che non ne avevano diritto: "Ho assunto io la delega", spiega parlando del caso di una donna che si era vista rifiutare per tre volte il permesso di soggiorno, "le posso anche fare la carta d'identità. La facciamo sposare con (...), basta che lei dica che è libera: non ha nessun documento". 

Ma secondo l'accusa Lucano avrebbe anche creato uno speciale albo di cooperative per iscrivervi due società amiche, alle quali affidare il servizio di raccolta dei rifiuti. 

Lucano era stato preso a esempio dallo scrittore Roberto Saviano, che aveva lanciato una campagna per salvare il "modello Riace". 

Immediato il commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che aveva in passato definiti "uno zero" il sindaco di Riace: "Accidenti", scrive il vicepremier leghista, "chissà cosa diranno adesso Saviano e tutti i buonisti che vorrebbero riempire l’Italia di immigrati".