In Sardegna

Sassari, visori 3D e pannelli colorati per i piccoli pazienti della chirurgia pediatrica

I-pannelli-degli-studenti-del-Figari

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SASSARI. Visori 3D e pannelli colorati nel reparto di Chirurgia pediatrica dell’ospedale di Sassari per consentire ai piccoli pazienti di fare dei "viaggi immersivi" nella realtà virtuale durante le procedure mediche come un prelievo di sangue o una medicazione.

I progetti sono stati presentati questa mattina alla presenza della direttrice della struttura Affari generali, legali, comunicazione e Urp Marina Iole Crasti, del presidente dell'associazione "Club 4x4 Experience Sardegna" Paolo Spina, una delegazione degli studenti del "Figari" accompagnati dal dirigente Mariano Muggianu e dalla professoressa Barbara Sanna che ha coordinato il progetto.

L’associazione”Club 4x4 Experience Sardegna”, presieduta da Paolo Spina, grazie all’evento “Natale da Rombo” è riuscita a raccogliere 10mila euro, destinati poi alla realizzazione di due progetti. Il primo è l'acquisto del visore 3D e il secondo l’abbellimento del reparto con pannelli disegnati dagli studenti del Liceo artistico "Filippo Figari". 

Grazie alla donazione da parte dell’associazione il reparto pediatrico dell’Ospedale di Sassari potrà donare ai bambini durante le loro terapie una dimensione virtuale in cui potersi rifugiare. Lo afferma Mario Carmine Palermo, commissario dell’Aou di Sassari: "In ospedale, ogni gesto che aiuta a ridurre la paura nei bambini conta. Questo progetto è un modo concreto per far sentire i piccoli pazienti un po’ più al sicuro, anche nei momenti più delicati del percorso di cura". Diversi studi dimostrano che con un visore di realtà virtuale in pochi secondi i bambini si ritrovano in un mondo diverso con colori, animali, avventure. L’obiettivo è quello distrarli, farli sentire più tranquilli, anche nei momenti difficili, per non pensare al dolore e avere meno paura.

I pannelli colorati invece sono stati realizzati dalle studentesse e gli studenti delle classi IV e V del Liceo artistico "Filippo Figari" di Sassari. La docente Barbara Sanna spiega "Lo abbiamo chiamato "Il mare che abbraccia" perché vuole offrire un abbraccio, anche simbolico, a tutti i piccoli pazienti, per rendere la loro degenza più dolce e accogliente». I 25 studenti coinvolti hanno utilizzato una particolare tecnica - pittura materica - che si caratterizza per l'uso di materiali diversi, oltre al colore, per creare disegni che hanno una forte componente tattile e tridimensionale.

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Il progetto, comunque, non si conclude qui perché dopo il corridoio le studentesse e gli studenti passeranno alle stanze, con “pannelli singoli per abbellire e caratterizzare ogni singolo posto letto”.