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CAGLIARI. Con il via libera al Paur (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale), la Giunta regionale, dopo il giudizio positivo sulla compatibilità ambientale da parte dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, approva il collegamento ferroviario Alghero Centro – Aeroporto, alimentato da treni a idrogeno verde. Il progetto, proposto dall’Arst, prevede: 6,7 km di nuova infrastruttura ferroviaria, impianto per la produzione elettrolitica di idrogeno (1.500 kg/giorno), impianto fotovoltaico da 3,95 MWp, nuova stazione Mamuntanas e stazione terminale sopraelevata nelle vicinanze dell’aeroporto.
Il valore complessivo dell'opera ammonta a 237,7 milioni di euro, coperti attraverso risorse ministeriali e regionali, in particolare grazie ai fondi Pnrr e all’accordo per lo Sviluppo e la Coesione. L’intervento rappresenta un salto di qualità per la mobilità sostenibile e per la connessione territoriale della Sardegna nord-occidentale. Prevede non solo la realizzazione di una nuova infrastruttura ferroviaria lunga 6,7 km, ma anche un impianto per la produzione elettrolitica di idrogeno verde da 1.500 kg/giorno, alimentato da un impianto fotovoltaico da 3,95 MWp.
“Investire nella mobilità a idrogeno significa proiettare la Sardegna nel futuro dell’innovazione ambientale, ha dichiarato l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi. Vuol dire affrontare concretamente le sfide della transizione ecologica e allo stesso tempo costruire, con visione e coerenza, le condizioni per una reale autonomia energetica fondata su fonti rinnovabili”.
Il nuovo collegamento ridurrà sensibilmente i tempi di percorrenza tra la città di Alghero e l’aeroporto di Fertilia, migliorando l’accessibilità al sistema aeroportuale sardo e contribuendo a ridurre le distanze effettive e percepite tra l’Isola e il continente.
Il progetto, coerente con i criteri della Legge Regionale n. 20 del 2024 sull’individuazione delle aree idonee agli impianti Fer, ha superato una complessa istruttoria tecnico-amministrativa, culminata nel rilascio del Paur. Alla procedura hanno preso parte tutte le amministrazioni ed enti competenti, tra cui la Provincia di Sassari, che ha rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) per l’impianto di produzione di idrogeno.
“Questo è un esempio concreto di come un’infrastruttura possa conciliare innovazione, sostenibilità e utilità pubblica, ha aggiunto Laconi. La nuova linea ferroviaria è un volano per lo sviluppo territoriale e rafforza il ruolo strategico della Sardegna nei processi di decarbonizzazione dei trasporti”.
Si configura come la prima linea ferroviaria italiana alimentata da idrogeno prodotto in loco, rappresentando un modello avanzato di decarbonizzazione del trasporto pubblico locale. Particolare attenzione è stata riservata al rispetto delle prescrizioni paesaggistiche e archeologiche, nel contesto di un’istruttoria complessa e partecipata che ha coinvolto tutte le amministrazioni competenti. Tra queste, la Provincia di Sassari ha avuto un ruolo determinante rilasciando l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per l’impianto di produzione di idrogeno.
Il nuovo collegamento ridurrà significativamente i tempi di percorrenza tra Alghero e l’aeroporto di Fertilia, accorciando le distanze operative e simboliche tra la città, il sistema aeroportuale sardo e i principali nodi del trasporto nazionale e internazionale. In sintesi, si tratta di un’infrastruttura strategica che consolida la vocazione intermodale e sostenibile dell’Isola, creando nuove opportunità di sviluppo territoriale, migliorando la qualità della vita dei cittadini e rafforzando la competitività del sistema regionale.