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SELARGIUS. Simona Angela Putzu 36 anni, selargina doc, e Marco Sarritzu, 42 anni, originario di Quartu: sono loro i futuri sposi dell’Antico sposalizio selargino di questa edizione, pronti a giurarsi amore eterno il 14 settembre accompagnati dai loro due bimbi: Leonardo, 9 anni, e Angelica, più piccola di tre.
"In realtà non sanno ancora niente, lo scopriranno probabilmente durante il telegiornale di oggi", scherzano entrambi che fanno parte del gruppo folk e quest’anno celebreranno anche il decimo anniversario dell’unione con rito civile. "Sarà per noi una doppia emozione. Sono molto legata alle nostre tradizioni, sin da quando ero bambina. Forse sono stati io a contagiare la mia passione a Marco", racconta Simona. Ed è un continuo scambiarsi di sguardi carichi di gioia, complicità, amore e anche un pizzico di imbarazzo: "Dobbiamo ancora abituatevi a telecamere e interviste", dicono quasi scusandosi. Ma in realtà sembrano prontissimi.
Questa mattina la presentazione ufficiale nei locali dell’ex Casa Cara, oggetto di un importante intervento di riqualificazione da parte del Comune e destinato a diventare un grande polo culturale e sede dell’Ecomuseo del paesaggio. A fare gli onori di casa il primo cittadino Gigi Concu: "È come sempre un piacere e un grande onore poter accompagnare due giovani lungo questo cammino che testimonia il forte attaccamento alle tradizioni e rappresenta una delle pagine più importanti della storia della nostra Comunità. Grazie a Simona e Marco e grazie alla Pro loco per il loro preziosissimo e fondamentale lavoro".
Poi la parola passa a Sara Pilia, assessora alla Cultura e al Turismo: "L’antico sposalizio non è una storia qualsiasi, è la nostra storia. Da questo momento in poi non siete più solo l’uno per l’altra ma diventate gli sposi di tutta la Comunità, entrerete a far parte della nostra storia. Vi auguro di vivere questa esperienza con la stessa gioia ed entusiasmo con i quali vi siete presentati a noi".
Immancabile il presidente della Pro loco Gianni Frau: "Per i nostri sposi è un sogno che si avvera, entrambi ci teneva tantissimo", tiene a sottolineare. "Dietro l’evento c’è un grandissimo lavoro e un esercito di persone che lavorano dietro le quinte. Tutti protagonisti preziosi e fondamentali, che ci ricordano come la manifestazione sia realmente capace di unirci tutti e sia la festa di tutta la Comunità". Infine gli auguri di Don Ireneo: "Simona e Marco, vi auguro che possiate vivere questa esperienza con gioia, entusiasmo e amore".