In Sardegna

“Moda in segni: bellezza che unisce”, Miss Universo fa tappa a Iglesias

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IGLESIAS. Miss Universo fa tappa a Iglesias.

"Nessun limite, nessuna barriera. Niente può fermare la rappresentazione della bellezza. Perché la bellezza non prevede confini, la bellezza è ricchezza proprio nella sua diversità. Partendo da questo concetto, che ha messo radici ben salde ed è stato ampiamente condiviso, che quest’anno, il concorso di Miss Universo Italia in Sardegna sarà all’insegna dell’inclusione sociale", scrivono gli organizzatori su una nota.

La prima tappa della rassegna - organizzata per la Sardegna da Alessia Ghisoni e Cinzia Murgia, imprenditrici regine del Wedding e degli eventi - partirà già venerdì 16 maggio, a partire dalle 21, in piazza Sella, ad Iglesias. Il concorso raggiungerà molti comuni dell’Isola per poi tornare a Iglesias per la finale regionale. Il titolo dell’appuntamento non è casuale: “Moda in segni: bellezza che unisce”, rimarca i valori che il concorso di Miss Universo intende incarnare.

Bellezza e sociale: le miss portatrici di messaggi di vita e speranza. 

Il faro di questa edizione 2025 è la totale inclusione sociale, l'abbattimento delle barriere, l'andare oltre ogni confine. Dal presentatore alle ragazze in gara, alla presenza costante dell'interprete nella lingua dei segni: tutto è pensato per dare la possibilità a tutti e tutte di poter partecipare, sia in gara che come spettatori e spettatrici.

La bellezza che unisce e promuove dunque una cultura dei diritti e della partecipazione: riconosciamo nella diversità non un limite ma una ricchezza da valorizzare. La conduzione della serata è affidata ad Anthony Peth, presentatore Mediaset, Rai, La7 che sarà affiancato da Luciana Ledda interprete Lis (lingua dei segni) in co-conduzione e traduzione simultanea. Il presentatore ha combattuto e vinto la sua battaglia contro un osteosarcoma. Durante la serata, attraverso un breve racconto, condividerà la sua esperienza di rinascita dopo un periodo critico e difficile.

Madrina speciale della serata Glelany Cavalcante, Miss Universe Italy 2024, che sarà fonte di ispirazione per tutte le ragazze in concorso. La ragazza è fortemente impegnata nella sensibilizzazione sul tema della salute mentale, la dislessia, e ha scritto opere e fiabe per bambini e bambine: si batte per i diritti delle donne e l’inclusione.

Dichiarazioni:

Alessia Ghisoni e Cinzia Murgia, organizzatrici di Miss Universo in Sardegna:

“Questo non è un semplice concorso che premia l’aspetto e il portamento delle concorrenti, ma punta a essere un esempio di concorso di bellezza da ammirare e imitare, incentrato sui valori fondamentali come l’inclusione e la cultura, che sposandosi danno vita a serate davvero emozionanti. A condividere questo percorso con noi ci sarà Glelany Cavalcante, Miss Universe Italy, vincitrice lo scorso anno dell’edizione nazionale del concorso che ispirerà le future Miss in questa magica esperienza”.

Mauro Usai, sindaco di Iglesias:

Con questa rassegna, Iglesias si fa promotrice di un cambiamento culturale: per la prima volta, il concorso Miss Universo si apre all’inclusione, dando spazio alla Lingua dei Segni e valorizzando la bellezza come espressione di identità e dialogo tra generazioni. È un orgoglio per la nostra città essere al centro di un progetto che unisce tradizione e innovazione, celebrando la diversità come valore fondante della nostra comunità.”

Angela Scarpa assessora alle Politiche Sociali:

“Con moda in segni: bellezza che unisce, per la prima volta il concorso Miss Universo si apre a una visione nuova, inclusiva e accessibile. La moda diventa linguaggio universale, la Lingua dei Segni ne è protagonista, e la bellezza si fa espressione di identità, diritti e memoria condivisa. Un progetto che unisce generazioni e valorizza la diversità come ricchezza”.

Luciano Peddis, presidente dell’Università della terza età:

“L’Università Iglesiente della Terza Età, associazione che mi onoro di rappresentare, ha accolto con piacere ed entusiasmo l’invito a collaborare alla realizzazione di questo progetto. Filo conduttore della manifestazione, articolata in tre fasi, è l’utilizzo dell’immagine di bellezza come strumento di dialogo universale anche tra generazioni diverse. Il logo della Uite recita: “memoria est thesaurum omnium rerum et custos – la memoria è tesoro e custode di tutte le cose”; infatti attraverso la forza della memoria storica e lo scambio intergenerazionale di idee e conoscenze si ha la possibilità di fondere il valore dell’inclusione e le capacità espressive della moda e dell’arte”.