In Sardegna

La denuncia in Sardegna: “Chemioterapia rinviata per l’allestimento del seggio elettorale”

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MONSERRATO. Terapie oncologiche rinviate. La motivazione? L'allestimento del seggio per il voto in ospedale. È quello che è capitato a Viviana, 47 anni di Cabras, in cura nel reparto oncologico del Policlinico di Monserrato. "È vergognoso che io non possa fare la mia terapia perché nessuno ha pensato a uno spazio alternativo per le elezioni" dice la donna, la cui terapia prevista per lunedì 26 è stata rinviata a venerdì, a causa dell'uso del day hospital del reparto di oncologia per le operazioni di voto. Questa decisione ha messo in evidenza una scelta logistica che, secondo Viviana, "è fuori da ogni logica".

Presupponendo che il diritto alla salute dovrebbe essere una priorità, storie come quella di Viviana mettono in luce un conflitto tra cure mediche essenziali e esigenze logistiche temporanee. La scelta di utilizzare proprio il reparto di oncologia, cuore delle cure quotidiane per molti pazienti, per allestire i seggi elettorali, è stata percepita da Viviana come una mancanza di considerazione per le esigenze dei pazienti più vulnerabili. "Trovo davvero vergognoso che ora tutte le persone come me lunedì non potranno fare la terapia," sottolinea la 47enne, evidenziando l'ampio impatto di questa decisione. "Il diritto al voto è senza dubbio fondamentale in una democrazia, ma è altrettanto cruciale garantire che questo non avvenga a discapito del diritto alla salute" conclude Viviana.