In Sardegna

"La salute in serie A", i Medici per l'ambiente annunciano flash-mob tra Macchiareddu e Assemini

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ASSEMINI. Un flash-mob contro l'inquinamento. I medici per l’Ambiente di Isde-Sardegna promuovono la pedalata “La salute in serie A” che si snoderà tra l'ex- Laveria di via Coghe ad Assemini alla Fluorsid, in località Macchiareddu- Grogastu.

L’iniziativa è patrocinata dall’Ordine dei medici della Provincia di Cagliari, dalla Rete sarda per la difesa della sanità pubblica, dal festival cinematografico Oil, dall’associazione Sa mata e dal Comune di Assemini: "Da decenni la popolazione asseminese e il territorio sono esposti all’inquinamento atmosferico e ambientale con pesanti ricadute sulla salute, come dimostra lo studio epidemiologico condotto – dichiara Domenico Scanu presidente Isde Sardegna -  L’8 luglio saremo insieme per ricordare ancora una volta che la città di Assemini è all’interno di un sito di interesse nazionale contaminato, classificato come pericoloso per la salute dallo Stato italiano e che necessita di interventi di bonifica per evitare ulteriori danni ambientali e sanitari".

All’ex-Laveria, in via Coghe, la partenza alle ore 9 del flash mob in bici di medici (dotati di mascherine azzurre e una maglietta con la scritta “La salute in serie A” con i colori sociali: rosso e blu). I partecipanti procederanno lungo la strada provinciale 92 di Macchiareddu fino alla Fluorsid, in cui i medici porranno l’accento sull’importanza dell’informazione scientifica sull’inquinamento di Assemini e territorio, richiedendo il funzionamento di tutte le centraline di controllo della qualità dell’aria nella zona di Macchiareddu e alla Fluorsid maggior sicurezza dell’impianto, nonché le immediate bonifiche nel territorio inquinato.

"Ciò che sconcerta - secondo Claudia Zuncheddu (Rete sarda difesa sanità pubblica) - è l’incertezza del diritto sui reati ambientali accertati, a tutt’oggi sottovalutati e il senso di impunità dei responsabili, in Sardegna, prevale anche sui verdetti della magistratura. A certificarlo è il caso del disastro ambientale, prodotto dagli impianti Fluorsid di Macchiareddu. Il caso si concluse per via giudiziaria con un patteggiamento e l’attribuzione dell’intero costo delle bonifiche ambientali a carico della Fluorsid. A distanza di quattro anni dal verdetto del Tribunale, nulla è avvenuto. L’unica condanna è per le comunità sempre esposte agli inquinanti".

"Il disastro è davanti a casa – afferma Veronica Matta, antropologa e presidente ‘Sa Mata’ - a due passi dal paese incombono ciminiere e veleni, sospesi nell’aria e non solo. Ti entrano dentro, in silenzio, senza bussare alla porta. Più sei vicino alla terra delle fabbriche e più il rischio aumenta. Chi può dimenticare la testimonianza ad Assemini degli allevatori sui capi ovini malformi e decimati? Si può stare zitti? Come possiamo tutelare la salute dei consumatori e le eccellenze del nostro territorio, come sa panada, prodotto agroalimentare tradizionale (Pat), se le terre vengono avvelenate dai grandi dell’industria chimica?".