In Sardegna

"Una laurea europea per la mediazione": il progetto presentato anche in Consiglio regionale

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CAGLIARI. "Una laurea europea per la mediazione: la piattaforma comune per le collaborazioni transfrontaliere”: è il titolo del convegno che si è svolto nell'ex Clinica Aresu, organizzato dall’Università di Cagliari nell’ambito dell’attività didattica e di ricerca scientifica promossa dal Dipartimento di Giurisprudenza in collaborazione con una rete interuniversitaria composta da ricercatori francesi (Parigi e Limoges), spagnoli (Murcia) e portoghesi (Minho). 

Una rete formata da esperti, professionisti e docenti di diverse università europee che da tempo lavora per la realizzazione del progetto europeo LIMEdiat, il cui obiettivo è quello di istituire una laurea triennale europea in mediazione per l’inclusione sociale che prevede per il completamento del relativo corso di studio anche un percorso esperenziale di tirocinio formativo da effettuare presso i centri di mediazione dei diversi Paesi che aderiscono al progetto al fine di consentire ad ogni singolo studente di poter apprendere le diverse tecniche di gestione dei conflitti e almeno due lingue straniere. 

Si chiama LIMEdiat (Licence Européenne en Médiation pour l’Inclusion Sociale) il progetto che mira appunto a creare, anche grazie alla collaborazione e alla sinergia operativa con i servizi del Centro Diocesano della Caritas di Cagliari, professionisti capaci di favorire l’inclusione sociale di immigrati e rifugiati attraverso la realizzazione di programmi congiunti d’insegnamento capaci di soddisfare gli standard di qualità e le esigenze della società contemporanea.

L’università di Cagliari e tutta la città di Cagliari hanno così potuto offrire il proprio contributo per la definizione di una piattaforma comune di collaborazione per una formazione europea in materia di mediazione per l’inclusione sociale. 

Il professor Carlo Pilia, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, responsabile scientifico del progetto, ha avuto l’onore e l’onere di coordinare il tavolo dei lavori tematici del convegno che hanno visto alternarsi e succedersi, grazie ai collegamenti a distanza effettuati sulla piattaforma zoom, autorevoli ed apprezzati interventi sul tema della mediazione da parte di numerosi docenti del mondo accademico italiano ed europeo. 

Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio Comunale di Cagliari dottor Edoardo Tocco; del Generale di Brigata Luca Corbellotti, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cagliari; del Generale di Brigata Massimiliano Mora, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza; del Vice Prefetto della Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo - di Cagliari dottor Enzo Floridia Presidente della Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale rifugiati; del Vice Questore della Polizia di Stato dottor Fabrizio Selis, Dirigente Ufficio Immigrazione della Questura di Cagliari; del Presidente dell’Ente Regionale per il diritto allo studio di Cagliari dottor Cosimo Ghiani e di Don Marco Lai Presidente del Centro Diocesano della Caritas di Cagliari, i lavori del Convegno sono entrati subito nel merito del confronto tematico con la relazione introduttiva del prof. Francesco Luiso, Presidente della Commissione Ministeriale, che ha predisposto la recente riforma italiana della giustizia civile. 

 

 

A conclusione dei lavori, una folta delegazione di esperti, docenti e mediatori provenienti dai diversi paesi europei è stata ricevuta dal presidente del Consiglio Regionale della Sardegna onorevole Michele Pais. Accompagnati dal Presidente del Corecom Sardegna Sergio Nuvoli la delegazione composta da 25 mediatori ha potuto fare ingresso nell’aula del parlamento sardo per illustrare al Presidente del Consiglio i contenuti e le finalità del progetto europeo. Il Presidente del Consiglio Regionale ha apprezzato l’importante iniziativa e ha espresso la propria disponibilità a collaborare per la realizzazione del progetto.