In Sardegna

Microcitemico, la Cgil: “Situazione gravissima, manca la programmazione sanitaria”

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CAGLIARI. "Al Microcitemico di Cagliari manca la programmazione sanitaria, la situazione è gravissima". La denuncia arriva dalla Fp Cgil di Cagliari. 

"Quali servizi il Microcitemico deve dare ai cittadini e quanto personale è necessario per garantirli, intorno a questo punto", spiega il sindacato, "ruota la gravissima situazione dell’ospedale nei giorni scorsi protagonista di una vicenda emblematica le cui responsabilità sono legate all’assenza di programmazione sanitaria". 


“Per questa ragione non serve trovare soluzioni spot sulla scia dell’emotività e nemmeno rinviare il tutto a settembre come vorrebbe fare la maggioranza al governo”, ha detto il segretario Fp Cagliari Nicola Cabras sottolineando che “la Regione deve svegliarsi subito dal lungo letargo, rimuovere gli ostacoli che impediscono la stesura degli atti aziendali e consentire, finalmente, un piano del fabbisogno degli organica adeguato, per indire i concorsi e sanare le gravi carenze attuali”.

Per la Fp è indispensabile trovare le soluzioni migliori per garantire il corretto funzionamento del Microcitemico ma non si tratta di una situazione che può essere affrontata con approssimazione: “Il punto è quale organizzazione si vuole dare alla struttura, al di là del fatto che resti alla Asl o al Brotzu, considerato anche che sotto la guida di quest’ultimo, il Microcitemico non aveva affatto risolto i suoi problemi. E in definitiva, in nessun processo di scorporo e incorporo nessuno ha mai realmente garantito ciò di cui quella struttura necessita”.

Lo spostamento al Brotzu, nel 2015, era stato accompagnato dalla promessa di costruire il Polo pediatrico regionale ma, nella realtà, è stata compiuta un’operazione con effetti quasi esclusivamente sull’organizzazione delle Strutture complesse e dei Dipartimenti: “Non si è ragionato su quale organizzazione avrebbe garantito servizi di qualità e cure adeguate ai pazienti, ai piccoli pazienti in particolare”, spiega il segretario.

Quei ragionamenti poi sono stati accantonati per ragioni, evidentemente, che niente hanno a che fare con una sana e normale programmazione. Al contrario si è preferito improvvisare, e ora il rischio è che si continui a fare così, con grave danno per la salute di tutti.

“La domanda di salute dei cittadini nel territorio non viene mai analizzata e tutto è lasciato alla volontà delle singole Asl” aggiunge Cabras sottolineando che “ora, con le risorse del Pnrr da investire e l’intenzione dichiarata di voler investire sul territorio, si tratta di capire con quale personale si vogliono garantire i servizi”.

Il segretario chiede assunzioni e stabilizzazioni: “Serve assumere, al Microcitemico come altrove, altrimenti le soluzioni di volta in volta trovate saranno sempre soluzioni tampone che non metteranno al riparo i pazienti da episodi vergognosi come quelli a cui abbiamo assistito poco più di dieci giorni fa”.

La Fp Cgil di Cagliari denuncia le carenze di personale in tutti gli ospedali e per tutte le figure professionali. “Nel corso dell’emergenza da Covid si sarebbe potuto ragionare su un utilizzo più razionale delle scarse risorse umane e invece si è continuato a tenere aperti servizi deserti gravando poi su quei pochi realmente funzionanti con carichi di lavoro improponibili”. Perciò la parola d’ordine è programmazione, è una netta contrarietà all’improvvisazione.