In Sardegna

Agenti immobiliari sardi contro il Ddl concorrenza: "Mette in crisi le piccole realtà"

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CAGLIARI. "Il governo, incredibilmente e in maniera del tutto inattesa, dopo soli sei mesi ha cambiato idea e ha deciso di appoggiare le istanze di una sola associazione di categoria, dimenticando di ascoltare le ragioni della maggioranza delle imprese rappresentate che professionalmente si occupano di intermediazione immobiliare”. Così Marco Mainas presidente della Fimaa Confcommercio Sud Sardegna sul ddl concorrenza che "penalizza gli agenti di commercio", è la denuncia, "favorendo l’attività di grossi gruppi di mediazione creditizia".

“È stata conferita l'opportunità ai grossi gruppi di mediazione creditizia di poter vendere anche case e polizze assicurative, a discapito degli agenti immobiliari. Una scelta non condivisibile e fuorviante che mette a rischio la competenza, la trasparenza, alimentando un palese conflitto di interessi”, dice Mainas, “un passo indietro per l’intero settore dell’intermediazione assolutamente ingiustificato, non concordato con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale sia del settore della mediazione sia dei consumatori”. Solo nel sud dell’Isola si contano 450 agenti immobiliari, e secondo Mainas “il decreto mette a dura prova la sopravvivenza delle piccole realtà”.

I dati. Secondo uno studio della Fimaa Confcommercio sul mercato della mediazione immobiliare in Sardegna, nel 2021 si sono contate 1.933 compravendite solo nel capoluogo di regione, si arriva a 5.529 in provincia di Cagliari. “L’intermediato degli agenti immobiliari va dal 60 all’80 per cento, ogni agente immobiliare nell’arco di un anno chiude un numero di transazioni superiore a 12”, dice Mainas, “aumentando in modo indiscriminato il numero degli operatori, scenderebbe anche il volume d’affari”.