In Sardegna

Ctm risponde ai sindacati: "L’azienda non ha violato l'accordo"

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CAGLIARI. "L’accordo aziendale sindacale sulla verifica non è stato violato". Lo fa sapere la Ctm che ribadisce ancora una volta che non è volontà dell’azienda portare la verifica all’esterno, in seguito allo sciopero proclamato dai dipendenti (QUI LA NOTIZIA).

"È stato detto più volte in sede sindacale, in sede di tavolo di raffreddamento e in sede di conciliazione Prefettizia. Infine è stata inviata una convocazione di un tavolo per l’8 settembre prossimo per dare riscontro all’accordo aziendale esistente e per avviare una selezione interna dedicata al personale Ctm. 

L’Azienda è oltremodo sgomenta davanti alle dichiarazioni fatte nella giornata di ieri dai vari rappresentanti sindacali UIL Trasporti e FAISA CISAL che dipingono CTM insensibile alle legittime aspettative dei lavoratori e ancora più insensibile nei confronti di coloro che per problemi di salute sono stati reputati inidonei. Coloro che sono stati dichiarati inidonei alla guida sono stati sempre ricollocati in altre mansioni e ad oggi nessuno di loro si è proposto per svolgere attività di verifica titoli di viaggio; se lo avessero fatto non ci sarebbero ostacoli da parte dell’azienda, oltre quelli eventualmente legati alle loro problematiche di salute.

Il personale somministrato che è attualmente utilizzato dall’azienda pertanto sta sopperendo a una carenza di organico (come capita anche in altri settori) per svolgere una mansione che in questo momento è necessaria per via del tasso elevato di evasione. Gli operatori di esercizio che lo volessero potranno candidarsi a settembre per fare i verificatori, con le modalità e secondo le regole attuali che insieme azienda e sindacati hanno già deciso e quelle eventualmente nuove che condivideranno.

Fintanto che ci sarà personale interno a sufficienza, interessato a svolgere l’attività di verifica titoli di viaggio, l’azienda non avrà interesse a reclutare personale dall’esterno.

Peraltro un’azienda che esercisce un servizio che ha un forte impatto sulla spesa pubblica non può permettersi di non svolgere un’attività che rappresenta un importante strumento per presidiare i ricavi e ciò deve essere fatto con i mezzi a disposizione

Pertanto CTM auspica che l’interesse dei dipendenti per l’attività di verifica si rimanifesti in modo rilevante e possa ristabilire un organico che permetta di presidiare efficacemente i ricavi ed abbattere il tasso di evasione riscontrato".