In Sardegna

Post offensivo su ragazzi africani, sospensione dalla Fipav confermata per Balletto

Condanna-confermata-per-Enrico-Balletto

CAGLIARI. "Condanna" confermata anche in appello: giusta la sospensione di Enrico Balletto dalla Fipav, la federazione italiana pallavolo. La Corte federale ha respinto il ricorso presentato dall'allenatore cagliaritano, già esponente di spicco di Casapound, contro il verdetto di primo grado che ad aprile lo aveva allontanato dai campi per tre mesi. 

Tutto era nato da un suo commento a una foto pubblicata su Facebook dal coordinatore delle Finali del World Tour 2021 Pier Paolo Murgioni che ritraeva alcuni ragazzi africani. Questi erano stati inseriti all’interno di una serie di attività di integrazione in collaborazione con la Caritas e, nel post, Murgioni li ringraziava. 

Ma Balletto aveva polemizzato sulla loro presenza con questa frase: "Sarei curioso di sapere se non ci fossero giovani italiani o sardi disposti a lavorare, ma magari quelli non si potevano pagare con carrube e secchi d'acqua o una miseria", si legge nel post. "Implicazioni", ha denunciato con una lettera Murgioni alla Fipav, "sicuramente contrarie ai principi di “No al razzismo” tanto cari alla federazione e a tutti i suoi componenti". E ha chiesto provvedimenti. 

Arrivati il 7 aprile.  Il tribunale federale ha deciso che "quanto riportato nel post sia disciplinarmente rilevante stante l'offensività delle frasi pubblicate in relazione a foto e commenti dell'altro tesserato". E le sue frasi "non possono ricomprendersi nel diritto di critica". Per questo le tesi della difesa sono state respinte e Balletto è stato sospeso da ogni attività federale per tre mesi. 

Ma Balletto non si è fermato: ha proposto ricorso contro la decisione, provando a sostenere che il suo fosse un  post generico. La Corte, dopo aver appurato anche che i giovani sono stati regolarmente retribuiti, ha riconosciuto la violazione delle regole della federazione e la non veridicità delle affermazioni di Balletto. Sospensione confermata.