In Sardegna

Banco di Sardegna chiude 20 filiali: "Decisione pesante per il nostro territorio"

 

CAGLIARI. La chiusura delle 20 filiali del Banco di Sardegna, in diversi Comuni dell'Isola, "è una decisione pesante per il nostro territorio". È la dura condanna del consigliere regionale del Partito sardo d’azione, Gianfranco Lancioni.

"A seguito di tale decisione, incongruente rispetto ai propositi attivati in seno a tutti gli interventi previsti dal Bilancio Regionale e rivolti alle piccole aziende e al contrasto allo spopolamento delle zone interne, verrebbero a mancare quei servizi necessari per supportare le piccole realtà produttive del nostro territorio, quali le consulenze per l'accesso al credito, non sostituibili con gli accessi online, creando gravi danni alle fasce più deboli della popolazione sarda", scrive su una nota il consigliere regionale del Partito sardo d’azione, Gianfranco Lancioni.

"Si tratta", secondo Lancioni, "di una decisione pesante per il nostro territorio e per le comunità locali che hanno fortemente contribuito alla crescita e al potenziamento del Banco di Sardegna, dove il comune denominatore sembra essere soltanto l'abbandono dei piccoli centri, privando i territori di qualunque punto di servizio proprio nel momento in cui, con l'arrivo dei fondi del PNRR, si poteva sperare in un riavvio del mercato del lavoro.

Il Banco di Sardegna, che nasce proprio come Cassa Comunale di Credito agrario per supportare i contadini sardi a procurarsi grano e orzo senza dover ricorrere all'usura o a ipotecare il raccolto, continua nella promozione, assistenza e consulenza a favore delle imprese fino a diventare una grossa realtà societaria nazionale. Ma proprio oggi, perché penalizzare proprio chi ha lavorato e contribuito al rafforzamento di tale realtà?".