In Sardegna

Pestaggi e minacce con una fiocina per estorcergli i soldi, finisce l'incubo di un pensionato a Cagliari

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CAGLIARI. Un 51enne cagliaritano è stato arrestato per estorsione ai danni di un pensionato di 70. Tutto è nato dalla denuncia della vittima, che dopo mesi di angherie e soprusi, ha avuto il coraggio di raccontare ai poliziotti quanto gli stava capitando. Stando al racconto del pensionato, il suo aguzzino dopo un periodo di convivenza da gennaio 2021 ha iniziato a minacciarlo quotidianamente, anche con una fiocina, poi sono partite le percosse, le ingiurie e i pestaggi, fino ad appropriarsi ogni mese del suo reddito di cittadinanza (630 euro) e della “piccola” pensione da falegname. L’uomo aveva inoltre costretto l’anziano a stipulare tre finanziamenti con una Società Finanziaria per la somma complessiva di 19mila euro, utilizzata in parte per l’acquisto di un’auto. 

Il pensionato si è presentato quindi in Questura per chiedere aiuto e uscire dalla situazione di estrema difficoltà in cui si trovava da mesi, privo di soldi e con i segni degli ultimi pestaggi sul viso e sul corpo.

Gli investigatori si sono appostati in prossimità dell’Istituto di Credito nel Largo Carlo Felice a Cagliari per documentare l’ennesimo prelievo da parte della vittima, che avrebbe subito dopo consegnato i soldi all’estorsore. Dal servizio di pedinamento i poliziotti hanno potuto vedere che la vittima aveva raggiunto l’uomo che lo attendeva per strada e quest’ultimo lo aveva rimproverato di aver prelevato solo mille euro (limite di contante prelevabile in un’operazione). All’atto della consegna del denaro prelevato, gli agenti sono intervenuti bloccando e arrestando in flagranza l’uomo. 

Durante le successive perquisizioni sono stati sequestrati la carta del reddito di cittadinanza della vittima (trovata nel portafoglio dell’arrestato), la documentazione bancaria e quella relativa ai finanziamenti estorti, la fiocina utilizzata per minacciare l’anziano, il veicolo Citroen Berlingo acquistato con i soldi della vittima intestato all’estorsore. Si “recuperavano” inoltre 4.900 euro custoditi in una cassetta di sicurezza che l’aguzzino aveva occultato nell’appartamento di una sorella, ignara della provenienza illecita dei soldi.

Il P.M. di turno ha disposto l’accompagnamento dell’arrestato presso la Casa Circondariale di Uta.