In Sardegna

"Attenzione alle mail truffa sul virus": l'avviso dell'Ats in Sardegna

tastiera-mano

CAGLIARI. "Attenzione alle minacce informatiche disseminate su tutta la rete, che sfruttano il momento di comprensibile disorientamento e fragilità nella cittadinanza conseguente alla diffusione del Covis 19”. L’allarme arriva dall’Ats Sardegna che ai tempi dell’emergenza Coronavirus segnala una nuova ondata di email truffa che “mira a carpi i dati personali, come quelli ad esempio bancari, o a infettare pc criptandone i dati o prendendone il controllo all’insaputa dell’utente”. E fa anche un elenco delle mail su cui potrebbero incappare i malcapitati non troppo attenti agli oggetti delle mail in ricezione: la truffa della dottoressa Penelope Marchetti, presunta esperta dell’organizzazione mondiale della Sanità in Italia. Quella del presunto medico giapponese, email apparentemente provenienti da un centro medico e redatte in lingua giapponese. Il virus Pallax, una mail che invita ad aprire un file zip contente documenti excel, che diffonde un virus di tipo Rat, chiamato “Pallax”.

E c’è anche il virus che prende il nome dall’attuale virus in corso: CoronaVirusSafetyMeasures.Pdf, anche questo un virus di tipo Rat contenuto in un file che sembra essere un allegato di tipo pdf ma che in realtà è un file eseguibile (.exe). E si arriva segnalare anche un finto messaggio dell’oms, una presunta ,mail inviata nientemeno che dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che conterrebbe “precauzioni necessarie contro l’iniezione del Coronavirus” e che contiene un virus informatico.

Per questo l’Ats Sardegna invita tutti a seguire le seguenti raccomandazioni: “Non cliccare mai su link presenti nel corpo della mail”, “non scaricare/aprire” mai gli eventuali allegati, qualsiasi sia il loro formato”. In caso sospetto “è bene farsi confermare l’invio dal mittente tramite telefono o tramite mail avendo però l’accortezza di non re-inviare/allegare la mail sospetta appena ricevuta”. E ancora: “in caso sospetto di contagio informatico prendre subito contatto con la piattaforma di assistenza, senza indugiare”.