In Sardegna

"Il sindaco ha abolito il viaggio dei ragazzi ad Auschwitz": accuse al veleno a Sassari

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SASSARI. "Il sindaco ha abolito il viaggio formativo dei nostri ragazzi nei campi di concentramento". Sono accuse al veleno quelle rivolte all'attuale sindaco di Sassari Nanni Campus dal suo predecessore, l'ex primo cittadino Nicola Sanna. Il casus belli? La mancata partecipazione dell'amministrazione comunale al progetto "Il treno della memoria", che ogni anno - grazie ai finanziamenti - riesce a portare i giovani sassaresi in viaggio d'istruzione ad Auschwitz perché vedano di persona i luoghi dello sterminio. Tranne quest'anno, stando a quanto denunciato da Sanna, che parte all'attacco sui social. 
"Se si associa a questo nuovo fatto - si legge nel suo post - la vicenda sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre, di fatto “negata”, alla mancata richiesta rifinanziamento del programma Sprar di integrazione e accoglienza degli immigrati, si conferma così questa patologica “allergia” alla coltivazione della memoria storica e della Pace tra i popoli di cui è affetto questo nuovo vecchio sindaco di Sassari". 

"L' amministrazione comunale di Sassari - ricorda l'ex sindaco - ha sempre sostenuto e promosso la realizzazione di iniziative educative e formative che contribuiscano ad accrescere lo spessore civico, sociale e culturale delle giovani generazioni". E accusa Campus: "Si trattava di un impegno di spesa di poche migliaia di euro, neanche 5mila - precisa Sanna - ma un grande investimento nelle coscienze dei nostri giovani".