In Sardegna

Cucina italiana a New York: "C'è il Romano cheese, il pecorino è altro"

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NEW YORK. C’è il Romano cheese, prodotto ovviamente tarocco, prodotto in America con latte di vacca, oppure quello importato dal Sud America o dai paesi dell’Est Europa, che niente hanno in comune con il pecorino romano, quello che viene dal latte sardo. 

 A spiegare la differenza tra il vero pecorino romano e le sue (innumervoli) imitazioni, al pubblico di New York, in occasione della manifestazione "I stand with italian food", c'era il Consorzio di tutela del pecorino romano. Presenti i vicepresidenti del consorzio Giorgio Maoddi e Leonardo Tilocca.

"Gli scritti dell’epoca romana", ha spiegato Maoddi nel suo intervento, "raccontano che nelle campagne intorno a Roma si produceva questo straordinario formaggio utilizzando latte intero di pecora, caglio di agnello e sale marino, esattamente gli stessi ingredienti che a distanza di 2000 anni vengono utilizzati in maniera esclusiva nel territorio del Lazio e della Sardegna, uniche zone di origine riconosciute dal disciplinare di produzione della Dop (Denominazione di Origine Protetta)”. Insomma diffidate dalle imitazioni. 

Il pecorino romano è oggi uno dei formaggi italiani più esportati al mondo”, ha ricordato Maoddi. “Il principale merito va ai nostri connazionali emigrati tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, i primi e veri ambasciatori del Made in Italy, che hanno saputo trasmettere la nostra cultura e poi passare il testimone agli chef nel mondo della ristorazione. Vengono prodotti ogni anno circa 30.000 tonnellate (1 milione di forme) di pecorino romano e quasi il 50% finisce sulle tavole degli americani". 

Si è parlato anche dell'arrivo dei temuti dazi che verranno applicati su diversi prodotti europei. Anche se per ora il romano non rientra in quella lista "Ci auguriamo che nei prossimi mesi il preannunciato sistema del 'carosello' non penalizzi il nostro prodotto, sarebbe un danno incalcolabile per l’intero sistema produttivo che la Sardegna non può sicuramente permettersi” ha concluso Maoddi.