OLBIA. Quaranta giorni di caos nei cieli sardi. È quello che ci si aspetta dal 3 febbraio al 13 marzo, quando l'aeroporto di Olbia chiuderà per i lavori sulla pista e nessun aereo decollerà o atterrerà da lì. Tutte le rotte sono state cancellate e (a sorpresa) anche Air Italy si fermerà e non trasferirà i voli sullo scalo di Alghero. La nota della compagnia ex Meridiana manda così in tilt il sistema della continuità aerea da e per Olbia, in concomitanza con il periodo di chiusura dello scalo, lasciando alla sola Alitalia il compito di assorbire tutto il traffico della zona da Alghero verso Roma e Milano, ma senza certezza di nuovi voli messi a disposizione dei sardi. E dal mondo politico arrivano messaggi di preoccupazione e richieste alla Regione. "La cancellazione dei voli - scrive in una nota il deputato del M5S Nardo Marino - è inaccettabile. Anziché organizzare un adeguato servizio di trasferimento dei passeggeri ad Alghero la compagnia decide dunque di lasciare a terra i passeggeri. Saranno sufficienti i voli Alitalia da e per Alghero per soddisfare le necessità di mobilità dell’intero nord Sardegna? L’auspicio, a questo punto, è che la Regione convochi immediatamente le compagnie per trovare una soluzione".
