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“Giorno della memoria”, a Nuoro Istasac e Comune organizzano attività nelle scuole

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NUORO. In occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria, l’Istasac (Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’età contemporanea della Sardegna Centrale) in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune di Nuoro, ha predisposto un calendario di attività dedicate alla commemorazione. 

Per giovedì 27 gennaio, dalle ore 10 alle ore 11, è stata organizzata la diretta streaming rivolta a studenti e docenti della scuola secondaria di secondo grado, dal titolo “Raccontare la memoria”, con la regista Liliana Cavani (alla quale la Rai ha riservato tutta una specifica sezione di Rai Play sulla sua produzione documentaria) ed il giornalista Massimo Bernardini (autore e conduttore per Rai Education, Rai Cultura e Rai Storia). 

Sabato 29 gennaio, a partire dalle ore 10, nell’auditorium dell’I.t.c. “S.Satta” si terrà invece un incontro tra gli studenti delle ultime classi e i ricercatori Irene Guerrini e Marco Pluviano su “Economia di guerra e sfruttamento della forza lavoro straniera: il caso italiano in un contesto europeo”. 

Inaugurata il 20 gennaio, è inoltre visitabile fino al 3 febbraio la mostra documentaria "1938- Le leggi razziali fasciste nelle Scuole e Università italiane", allestita presso l’Exmè in piazza Mameli.  Attraverso documenti didascalizzati, la mostra presenta la genesi e l'applicazione delle leggi razziste, culminate con il sostegno dato dall'Italia alla deportazione nazifascista. Per le scolaresche è possibile prenotare anche visite guidate all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

«Coinvolgere la scuola nelle celebrazioni del Giorno della Memoria è di fondamentale importanza – commenta l’assessora alla Pubblica istruzione Fausta Moroni -, perché a partire dai più giovani bisogna tenere sempre vivo il ricordo della Shoah, affinché l’orrore non si ripeta. Quella terribile pagina della nostra storia ci deve sempre servire da ammonimento e farci capire che l’indifferenza verso l’ingiustizia e la sofferenza altrui, alla fine creano il terreno fertile per le tragedie. È successo allora con il nazifascismo, ma vale anche per i nostri giorni. Siamo onorati della collaborazione con l’Istasac per il costante lavoro volto anche a individuare e dare memoria ai tanti sardi che furono vittime di deportazione e di internamento nei lager nazifascisti».