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Sant'Antioco, dopo 30 anni appalto per i lavori nel "buco" di piazza De Gasperi

SANT'ANTIOCO. Era l’ottobre del 2017 quando l’amministrazione comunale tutt’ora in carica muoveva i primi  passi verso la soluzione della ferita di piazza De Gasperi, nota come il “buco” o la “voragine”. Erano trascorsi pochi mesi di distanza dal suo insediamento e la Giunta comunale guidata dal Sindaco Ignazio Locci approvava il progetto per gli “interventi di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area prospiciente piazza De Gasperi”, adottando specifica variante al PUC e apponendo il vincolo preordinato all’esproprio delle aree private interessate dal progetto di recupero. Da quel momento, dopo la successiva approvazione in Consiglio Comunale, prese avvio un procedimento amministrativo lungo e articolato segnato dal coinvolgimento di svariati enti, compresa la Soprintendenza, giacché su quelle aree sono presenti alcune evidenze archeologiche. A distanza di quasi quattro anni dai primi atti, oggi arriva la svolta con l’indizione della gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori: e così, al posto della “voragine”, sorgerà una nuova piazza che eliminerà una volta per tutte quello sfregio nel cuore del centro storico.

«Dopo il grandissimo lavoro fatto dai nostri uffici – commenta il Sindaco Ignazio Locci – siamo riusciti a bandire la gara d’appalto per porre fine a questa ferita che sanguina da quasi trent’anni nel cuore pulsante del centro storico di Sant’Antioco: si tratta di lavori per 380 mila euro. Sono sicuro che quello raggiunto sia un grande traguardo ma ancora più grande sarà quello che tutta la città raggiungerà quando i lavori saranno finiti, quando la piazza avrà una nuova vita e una nuova luce».

Il “buco” altro non è che uno squarcio a due passi dalla Basilica di S.Antioco Martire, sorto a causa dallo smantellamento di un edificio disposto per motivi di sicurezza nel lontano 1994. Durante i lavori emerse un’area di interesse storico (sono evidenti tombe puniche riutilizzate in età Romana, già indagate da un punto di vista archeologico).

L’Assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica Francesco Garau spiega il progetto: «Dal punto di vista urbanistico l’aspetto più importante è quello di ricostruire uno spazio continuo tra la Basilica e tutti i lati della piazza, compreso quello compromesso dal “buco“. La soluzione architettonica prevede la ricopertura totale con piastre in calcestruzzo che, attraverso uno scorcio vetrato, consentiranno di vedere al di sotto, ovvero il punto in cui sono presenti i retaggi archeologici. Al di sopra, invece, arredo urbano coerente con i luoghi mentre l’unica parete della nuova piazza riprenderà tutte le essenze arboree tipiche del nostro paese mediterraneo».