Comuni

La Marmilla protetta da un esercito di 150 volontari della Protezione civile

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BARUMINI. Centocinquanta volontari pronti a intervenire in un territorio di diciotto comuni in situazioni d’emergenza, ma anche a tendere la mano a chi ha bisogno. Per gli oltre 24 mila abitanti dell’Unione di comuni “Marmilla” ci sono circa 150 angeli del soccorso delle 6 associazioni di protezione civile, dislocate in altrettanti comuni. Uomini e mezzi, che rappresentano una garanzia di sicurezza per le comunità locali, impegnati nei servizi antincendio , ma anche nella prevenzione e negli interventi contro il rischio idrogeologico, per citare solo alcune delle loro attività.

Un servizio gestito in maniera associata dalla stessa Unione “Marmilla”. "Lavoro e impegno cresciuti nell’ultimo anno con i mille problemi, le mille esigenze e le mille difficoltà create dal dilagare della pandemia anche nel nostro territorio", ha detto Alessio Ortu,  responsabile del servizio di protezione civile dell’Unione, che ha aggiunto assieme al presidente dell’Unione Marco Pisanu:  "Il nostro auspicio è  la nascita di un gruppo di protezione civile, la dove possibile, in ogni comune o di gruppi intercomunali". Pisanu si è poi rivolto ai volontari:  "Il nostro grazie va a tutti, in maniera incondizionata:  per noi siete un importante braccio destro, del quale i nostri comuni, ma anche la nostra Unione non possono più fare a meno".

Sono sei i gruppi di protezione civile nella Bassa Marmilla per circa 150 volontari e una media di 25 componenti per gruppo.  A Ussaramanna “Valenza Marmilla” e a Tuili il gruppo comunale, diretti rispettivamente da Alessandro Zedda e dal sindaco Andrea Locci. A Barumini “Il Samaritano” coordinato da Carlo Serra. Poi i gruppi di protezione civile di Villanovafranca, Villamar e Segariu con i presidenti Gianni Follesa, Rita Podda e Giuseppe Putzu.