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Tortolì, protesta contro la crisi Covid: in 500 uniti in una catena umana

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TORTOLì. Si sono riuniti in circa 500 questa mattina a Tortolì, ristoratori, operatori dello sport e altre categorie creando una catena umana al centro del paese per protestare contro la crisi del Covid. 

Legati simbolicamente a un filo che li tiene uniti chiedono di ripartire in sicurezza. 

"La protesta, pacifica, nasce dallo stato di sofferenza causato dalla crisi legata all'emergenza sanitaria in corso", scrive l'amministrazione comunale in una nota. 

"Comprendiamo la grave difficoltà che sta vivendo un intero comparto, indispensabile per l’economia locale, che crea effetti diretti e indiretti in tutto il nostro territorio. Siamo vicini e solidali alle attività economiche e a tutta la nostra comunità per i sacrifici sostenuti finora.
Condividiamo la necessità che vi sia un maggior impegno delle istituzioni nazionali, regionali e dello stesso comune, a garantire contributi adeguati legati al contesto di crisi finanziaria in atto; tempi certi e procedure semplificate; norme per le aperture contestualizzatee calibrate alla nostra zona.
Siamo consapevoli che sino a quando non vi sarà una vaccinazione di massa, è indispensabile da parte di tutti noi e delle attività, continuare a garantire tutte le misure di sicurezza.
In particolare, in questo momento, dobbiamo mantenere un atteggiamento prudente, per preservare la stagione estiva, uno dei motori dell’economia locale, che auspichiamo parta al più presto e in piena sicurezza", conclude.
 
 

 

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