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Buddusò, minoranza contro il sindaco: "In giunta violata la parità di genere: è illegittima"

bUDDUS

BUDDUSÒ. La parità di genere non è rispettata: "Aspettiamo che il sindaco di Buddusò Massimo Satta pubblichi l'avviso per il reperimento di figure femminili da inserire in giunta, per sanare un'illegittimità che abbiamo segnalato da tempo, ma lui non ha voluto ascoltarci". A segnalare la violazione del rispetto delle quote rosa nella giunta che guida il paese era stato il gruppo di minoranza "Per Buddusò", già nella seduta di insediamento, a novembre. Il problema era stato sollegato dalla consigliera Luisa Sanna: "Per legge, nei comuni con più di tremila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%. E il Consiglio di Stato ha stabilito che si tratta di un parametro ineludibile di legittimità". 

Satta aveva nominato una sola donna. Ma non basta. L'intervento, si legge in una nota, "era mirato, con grande senso di responsabilità e costruttività, a sollecitare un atto di buonsenso da parte dell’amministrazione nel risanare questa illegittimità della quota di presenza in giunta e di conseguenza ripristinare la correttezza negli atti di nomina". Il sindaco aveva replicato di conoscere bene le norme. Ma, aveva aggiunto, nonostante numerose interlocuzioni nessuna delle donne elette e non elette in consiglio aveva accettato l'incarico di assessore. E, comunque, aveva sottolineato il primo cittadino, anche altri comuni non avevano rispetto le quote. Gli esempi?  Torpè, Monti e Luogosanto.

Peccato che, fanno sapere dalla minoranza, "siano centri con meno di tremila abitanti, non sottoposti al vincolo della parità di genere", come sottolineato dal capogruppo della minoranza, Salvatore Marrone, che aveva sollecitato il sindaco a procedere con un'istruttoria finalizzata al reperimento di figure femminili da inserire in giunta. 

Il sindaco non si è mosso. Così il gruppo Per Buddusò ha inviato una diffida al sindaco, spedita anche alla Prefettura e alla commissione regionale per le Pari opportunità. 

"Solo recentemente,  in data 5 gennaio , abbiamo avuto una risposta alla diffida da parte del sindaco", spiegano dalla minoranza, "Finalmente,  raccogliendo un invito formulato dall’esperta segretaria comunale  Maria Grazia Meloni, Satta è praticamente tornato sui suoi passi e ritenuto necessario un supplemento di istruttoria, di fatto dando pienamente ragione al gruppo di Minoranza “Per Buddusò” che aveva sempre sollecitato tale supplemento evidenziandone le carenze della procedura seguita dal Sindaco fin dall’inizio. Alla luce di quanto comunicato dal sindaco, il Gruppo “Per Buddusò” resta in attesa della pubblicazione del bando e/o avviso da parte dell’amministrazione comunale mirato al reperimento di figure femminili all’interno della nostra comunità, che a nostro modo di vedere è ricca di donne buddusoine ingamba e che possano ricoprire questo ruolo nell’esclusivo interesse della collettività. Il Gruppo “Per Buddusò” infatti ritiene quantomeno paradossale che non si riesca a trovare un assessore di sesso femminile che sia vicina al gradimento di questa amministrazione".