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Quartu, giovani al lavoro con il progetto "Parchi e giardini in città"

Parco-Matteotti-quartu

QUARTU. È stato approvato e finanziato il progetto di servizio civile ‘Parchi e giardini in città: natura da vivere’, dedicato ai giovani quartesi, e in particolare agli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il Comune di Quartu avvierà quindi a breve le selezioni per gli 8 volontari che parteciperanno al programma.

Il progetto, che durerà un anno, intende stimolare i giovani ad un sempre maggiore interesse per il bene comune, e di conseguenza anche alla formazione e allo sviluppo di un importante senso civico. Laboratori, eventi, gruppi di studio, percorsi ed altre attività permetteranno di lavorare in gruppo e crescere insieme. Tra le aree d’intervento è prevista anche la creazione di una rete sinergica tra ente locale e scuole del territorio, grazie alla quale sarà possibile ricevere informazioni utili per un orientamento ponderato e mirato delle politiche dell’istruzione. Il numero degli operatori volontari da impiegare è di 8 unità, che ogni settimana saranno impegnati per 25 ore.

Curato dall’assessorato alle Politiche giovanili e Pubblica istruzione, con la collaborazione dei formatori della cooperativa sociale Cemea della Sardegna in quanto gestore del servizio educativo, il programma si incentra su una fascia d’utenza molto bassa. I dati sul tasso di dispersione scolastica manifestano numeri allarmanti in particolare nei primi anni delle scuole secondarie superiori, ma trova le sue radici già nelle scuole inferiori, con l’avvio del ritardo negli apprendimenti e l’avvio degli stati d’animo che causano problemi al determinarsi di una frequenza scolastica educativamente significativa e di profitto.

"Abbiamo voluto concentrare il progetto sui giovani", spiega l’Assessore alle Politiche giovanili e alla Pubblica istruzione, Elisabetta Cossu, "Siamo convinti che il lavoro di gruppo sia uno strumento di intervento efficace per i ragazzi: è un’occasione di scambio, crea motivazione e garantisce aiuto reciproco. Non solo, permette di sviluppare le capacità relazionali e accelera quindi il processo di formazione dell'identità. Il progetto è quindi studiato proprio in virtù dell’esigenza di creare nuovi centri di aggregazione nel nostro territorio, anche nei parchi e nei luoghi informali dedicati appunto ai giovani. A questo proposito metteremo a disposizione il Monte Granatico di via XX Settembre per le attività del programma e rinascerà quindi anche uno sportello apposito per le politiche giovanili”.

Tra i partner dell’iniziativa figurano: Insigna, che promuoverà tramite i suoi canali informativi la possibilità di partecipazione alle attività del progetto; Gsd Ferrini Basket, che collaborerà attraverso i propri istruttori, atleti, soci, con particolare riferimento alle attività di carattere sportivo e di inclusione delle disabilità; l’Università della terza età, che interverrà in particolare per ciò che concerne le azioni da svolgersi nel contesto scuola e nelle attività di promozione culturale e dell’istruzione; gli istituti comprensivi n. 4 e n. 5, nonché gli istituti di istruzione superiore Brotzu e Motzo, che si spenderanno per l’avvicinamento dei propri ragazzi a iniziative e manifestazioni; l’ente Parco naturale regionale Molentargius saline di Cagliari e l’associazione per il parco Molentargius Saline, pronti a dare manforte su tutte le azioni che si svolgeranno nell’oasi naturalistica; la cooperativa sociale A.Pe.rtamente, che garantirà la collaborazione attraverso le proprie professionalità specifiche, così come farà ovviamente anche la già citata Cemea della Sardegna, anche per quanto riguarda i percorsi di valutazione e l’affiancamento dei volontari.

Anche in considerazione dell’incremento di atti vandalici e di episodi di bullismo e violenza nei parchi cittadini, si è scelto di dedicare questo progetto al connubio positivo che nasce tra l’ambiente e i giovani, con particolare riferimento ai parchi e quindi alla capacità di aggregazione all’aperto", aggiunge il sindaco Stefano Delunas, "L’utilizzo delle aree verdi come luoghi di incontro sociale e quindi di crescita si sposa quindi con l’esigenza di un più puntuale controllo del territorio. Inoltre con l’organizzazione di mostre ed altri eventi pubblici che permetteranno ai ragazzi di partecipare stabilmente alle iniziative più significative della città si svilupperà un’abitudine e una serenità nei ragazzi che si potrà facilmente trasformare in partecipazione e passione per l’impegno pubblico”.