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Ecco 400mila euro per il restauro della basilica di Sant'Antioco

SantAntioco-Basilica

SANT'ANTIOCO. I fondi ci sono. Così come il piano di lavoro. La Basilica di Sant’Antioco verrà sottoposta a un importante e decisivo progetto di restyling che salvaguarderà la struttura e restituirà un monumento restaurato in ogni sua parte, in cui sarà evidenziata la bellezza di una delle chiese più antiche della Sardegna, spazio sacro delle Reliquie e della memoria del Patrono della Sardegna: Sant'Antioco Martire.

«È dei giorni scorsi la notizia che la Regione ha finanziato il nostro progetto concedendoci quanto richiesto con la partecipazione al bando “Programma di spesa per la concessione di finanziamenti per la messa in sicurezza o ripristino delle condizioni di agibilità degli edifici di culto”: 150 mila euro che andranno ad aggiungersi ai 200 mila euro messi sul piatto dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e ai 50 mila attinti dal bilancio comunale, per un totale di 400 mila euro – spiega il sindaco Ignazio Locci –  fondi che ci permetteranno di intervenire in maniera decisa sul monumento più importante e rappresentativo della città. Teniamo molto a questo progetto, frutto di una proficua collaborazione con la Diocesi di Iglesias e con il parroco della Basilica Don Mario Riu: la Basilica è la chiesa che ospita le reliquie del nostro amato Santo, per il quale la comunità nutre una venerazione profonda. Contiamo di avviare i lavori entro l’anno o, al massimo, nei primi mesi del 2019. Questo intervento andrà ad aggiungersi al progetto di risanamento della “voragine” di Piazza De Gasperi, la cui procedura prosegue. Insomma, il cuore del centro storico cittadino avrà presto un nuovo volto, riscoprendo l’attenzione che merita».

Il criterio posto alla base del progetto di restauro si orienta verso un’operazione che porti a soluzione i danni prodotti dal tempo e dai precedenti interventi. I lavori di restauro si concentreranno su alcune parti specifiche del monumento e, semplificando, si orientano fondamentalmente alla verifica e al risanamento della pareti interne e al loro consolidamento; al restauro e riutilizzo a sacrestia dell’ambiente posto a destra dalla navata centrale; alla sostituzione del pavimento interno con altro in lastricato più appropriato e alla corretta valorizzazione dei reperti presenti; al restauro della facciata principale e a un nuovo impianto elettrico.