Culture

Cagliari, al Cinema Greenwich d'Essai l'intelligenza artificiale diventa protagonista tra film e fumetti

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CAGLIARI.  Prosegue al Cinema Greenwich d’Essai di Cagliari la rassegna “Schermi futuri: l’Ai tra Utopia e Distopia”, un viaggio tra filosofia e tecnologia a cura di Antonello Zanda.
L’obiettivo è quello di capire come l’intelligenza artificiale stia riscrivendo le nostre relazioni, la percezione reale e anche quella di noi stessi.
Nel dettaglio si tratta di un percorso che attraversa la storia del cinema per raccontare come l’uomo, nel tempo, ha immaginato e teme la macchina che pensa.

Primo appuntamento della settimana martedì 4 novembre alle ore 18,30 con un evento interdisciplinare incentrato sul rapporto tra AI e narrazione visiva dal titolo: "L’AI nel fumetto e nel cinema di animazione". L'incontro vede protagonista l’autore Bepi Vigna, sceneggiatore e creatore del fumetto Nathan Never per Sergio Bonelli Editore, un personaggio la cui saga si snoda in un futuro saturo di tecnologia avanzata, robotica e dilemmi sull'identità artificiale. Vigna, in collaborazione con il Centro Internazionale del Fumetto, apre le porte a una riflessione approfondita sul ruolo del fumetto come specchio anticipatore delle sfide poste dall'AI, trattando temi come la coscienza robotica, il cyberpunk e l'evoluzione dell'uomo nell'era della macchina. Particolare focus su come il medium fumettistico abbia spesso anticipato e metabolizzato le paure e le speranze legate all'intelligenza artificiale ben prima che queste divenissero attualità quotidiana.

Segue la proiezione de "Il robot selvaggio" (The Wild Robot), film d'animazione statunitense del 2024 diretto da Chris Sanders (già noto per Dragon Trainer). La pellicola, basata sul best-seller illustrato di Peter Brown, narra l'odissea di ROZZUM 7134 (Roz), un robot destinato a un futuro ignoto che, a seguito di un naufragio, si ritrova bloccato su un'isola disabitata. Roz è costretto ad abbandonare la sua programmazione originaria per imparare a convivere con un ecosistema completamente naturale e selvaggio. La sua evoluzione emotiva raggiunge il culmine quando decide di occuparsi di un'ochetta rimasta orfana, dando vita a una bizzarra famiglia interspecie. Il film è una commovente meditazione sul concetto di identità, sul conflitto tra progresso tecnologico e armonia naturale e sulla sorprendente capacità di un'entità artificiale di sviluppare sentimenti.

Il ciclo di proiezioni prosegue giovedì 6 novembre alle ore 18,30 con un intramontabile classico: "Il dormiglione" (Sleeper) del 1973, caustica commedia fantascientifica scritta, diretta e interpretata da Woody Allen. La visione è introdotta e contestualizzata in sala da Giulia Mazzarelli, operatrice culturale presso la Cineteca Sarda della Societa Umanitaria. Il film catapulta lo spettatore nell'anno 2173, dove Miles Monroe, un clarinettista e proprietario di un negozio di alimenti naturali, si risveglia dopo essere stato involontariamente ibernato due secoli prima. Si ritrova in una società distopica iper regolamentata, governata da un dittatore e dove ogni aspetto della vita è mediato e spesso reso assurdo dalla tecnologia invadente. Miles viene presto coinvolto in una rivolta clandestina, dando il via a una serie di esilaranti fughe e travestimenti, incluso quello da robot domestico. Attraverso il suo inconfondibile umorismo nevrotico, Allen non si limita a disegnare un futuro tecnologico, ma ne sferra una tagliente satira sui temi dell'eccesso di conformismo, della manipolazione genetica e della perdita di spontaneità in un mondo dove persino il sesso è stato standardizzato.

L'ingresso è libero e gratuito fino al completo esaurimento dei posti disponibili.

L'iniziativa è promossa dal Cinema Greenwich di Cagliari – Progetto Settima Arte, realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna - assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, in sinergia con la Società Umanitaria Cineteca Sarda, l'associazione ScienzaSocietàScienza e il Centro Internazionale del Fumetto.