Culture

Bufera su Netflix per il film "Cuties": virale l'hashtag contro la piattaforma

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CAGLIARI. Netflix da poche ore è nella bufera per il film "Cuties". La piattaforma streaming è stata boicottata dagli utenti a causa del lungometraggio che mostra ragazzine undicenni impegnate in balli sensuali per uno show di maggiorenni. Il caso è costato al colosso dello streaming nove miliardi in borsa, persi in un solo giorno a causa della protesta #CancelNetflix.  

Si tratta di una commedia francese firmata da Maimouna Doucouré e racconta la storia di Amu, una ragazza di undici anni di origini senegalesi che si unisce a una scuola di danza soprannominata "Cuties" (carine). Prendendo sempre più confidenza con la propria femminilità però Amu entra in conflitto con la propria famiglia dai valori musulmani. Ma la scintilla che ha scatenato la protesta non è la storia in sé, ma è la locandina del mercato internazionale che ritrae le bambine in pose appositamente provocanti e in abiti succinti e la scena è presa da un ballo sensuale in cui le ragazzine si esibiscono in uno spettacolo destinato ai maggiorenni.

Il film ha ottenuto un riconoscimento al Soundace Film Festival e ha ricevuto recensioni incredibilmente positive dalla critica, tuttavia dopo il lancio del 9 settembre sulla piattaforma streaming si è scatenata una forte polemica che ha mandato l'Hashtag in trend topic su Twitter con un numero di adesioni che va dalle seicentosessantamila persone in sù. 

La richiesta è che il film venga rimosso da Netflix perché reputato un prodotto pericoloso. Tra i post c'è chi afferma che il film "incentiva la pedofilia", e chi si scaglia contro gli adulti i quali, durante le riprese, "non avrebbero visionato su quanto stava per accadere sul set". Netflix al riguardo ha spiegato: "È un film pluripremiato e una storia potente sulla pressione che le ragazze subiscono sui social media e dalla società man mano che crescono. Incoraggiamo chiunque abbia a cuore questi temi così importanti a guardare il film".