Musica

L'Auditorium si chiamerà Ennio Morricone: l'omaggio di Roma al maestro

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ROMA. La volontà è stata unanime: l'Auditorium Parco della Musica di Roma si chiamerà "Auditorium Ennio Morricone". La scelta è data dall'Assemblea Capitolina che si è riunita in seduta straordinaria questa mattina alla presenza della famiglia del maestro, scomparso nella notte tra il 5 e il 6 luglio scorso all’età di 92 anni, e di alcuni suoi storici amici tra cui il regista Giuseppe Tornatore e il compositore Nicola Piovani. Il voto è arrivato al termine di una serie di interventi in Aula tra cui quello della sindaca Virginia Raggi. Durante la cerimonia sono state eseguite anche le celebri melodie del compositore da parte di una formazione ridotta dell'orchestra di Santa Cecilia, tra cui "Deborah's theme", colonna sonora del film "C'era una volta in America", diretto da Sergio Leone.

"L'Auditorium era casa sua. Questa dedica, così spontanea e veloce, è stata sconvolgente per me e per la mia famiglia", ha commentato commosso il figlio del maestro Marco Morricone in Aula Giulio Cesare nel corso dell'Assemblea Capitolina, "Vorrei che i suoi amici parlassero al posto mio, perché io sono di lacrima facile".

Una dedica “amorevole” di un “luogo in cui tante volte negli ultimi anni il maestro Morricone è stato protagonista di bellissimi concerti, fino a quello del 2018 per i suoi 90 anni”, ha descritto l'omaggio, durante il suo intervento in aula la sindaca Virginia Raggi.

“Era un uomo dal multiforme ingegno", ha detto il compositore Nicola Piovani, "che ha lavorato e prodotto capolavori con una costante: il massimo dell’impegno, sia che stesse scrivendo una Messa, sia un arrangiamento per Mina o Vianello. Teneva il livello sempre alto. Non era un compositore del passato ma del 2000, del futuro, ha capito che la trasversalità era il futuro della storia della musica. L’Auditorium", ha sottolineato Piovani, "pratica questa trasversalità, cerca eccellenze, dal pop a Santa Cecilia. A nessuno più che a lui può essere dedicato”.

“Nel corso della mia carriera ho avuto fortune e privilegi. Il più bello è stato quello di aver conosciuto Morricone, per 32 anni", ha raccontato commosso il regista Giuseppe Tornatore, impegnato nella realizzazione di un documentario su Morricone, "Abbiamo lavorato e vissuto insieme, ci siamo divertiti, confrontati dialetticamente: l’incontro più bello trasparente e memorabile della mia vita artistica. Per quasi 80 anni ha musicato la nostra vita, dalle canzoni agli arrangiamenti per la tv, dalla grande esperienza del cinema alla musica assoluta. Chi regala emozioni riceve emozioni. Per questo da tutto il mondo è arrivato non solo cordoglio ma simpatia e affetto”.

A sorpresa alla fine della seduta si è presentato anche Renato Zero: “La musica vuole dedizione, sacrificio, la nostra totale disponibilità. Le pantofole non le vogliamo, né la vestaglia da camera", ha detto il cantautore, "Ennio, dovunque sei, Renato ti amerà sempre, piangerà ascoltando le tue note, non lasciarci”.