Culture

"Cookbook", la prima guida di ricette attraverso le storie di Sant'Elia

 
4-Coockbook-donpasta

CAGLIARI. Un'esperienza immersiva fatta di racconti, simboli, tradizioni e natura svela l’identità storica di un luogo, le emergenze del presente e le visioni del futuro. Il primo volume dedicato al quartiere cagliaritano di Sant’Elia, è un "Cookbook" che nasce dalle testimonianze e dalle narrazioni degli abitanti guidati dal cuoco filosofo Don Pasta.  
Le ricette custodite per generazioni da donne forti e grintose, le storie di mare, i bambini che giocano immaginando il futuro. Aneddoti mai svelati e scorci naturalistici inediti. Siamo a Sant’Elia, borgo popolare all’estremo sud di Cagliari circondato dall’azzurro cristallino e vittima di pianificazioni urbanistiche che lo hanno trasformato nell’emblema del quartiere ai margini. A Sant’Elia è dedicata la prima guida della collana "Nonturismo" ideata e curata da Riverrun hub e Sineglossa in collaborazione con le associazioni culturali Sant’Elia Viva e Omphalos, e in uscita il 28 maggio per Ediciclo Editore; una collezione di volumi composti da redazioni di comunità guidate da creativi in residenza e pensate per promuovere una nuova idea di turismo consapevole. 
 
9-Coockbook-santelia-viva
"Sant’Elia tracima di bellezza", racconta Lorenzo Mori, ideatore, insieme a Federico Bomba, della collana "il degrado architettonico e sociale lo abbiamo visto, ma poi ci sono anche il mare, le spiagge, il cibo, il borgo vecchio. Non è un caso che Don Pasta, artista in residenza scelto per questa prima guida, abbia fatto emergere la cucina come collante comunitario. E soprattutto c’è un’anima popolare straripante di generosità che, nonostante tutto, resiste. Il senso della collana è questo: ricucire gli strappi tra i luoghi ai margini, che sono tanti, e ciò che li ha emarginati, per riavvicinare i lembi e invertire i ruoli tra chi è centro e periferia". 
All'interno delle sue 160 pagine il cookbook prende come pretesto 12 piatti della cucina tipica sarda per raccontare i personaggi, i luoghi e le storie del mare e del cemento. Una serie di ricette vere, verosimili e palesemente fake guidano i lettori alla scoperta del "genius loci" e delle emergenze attuali grazie alla regia del cuoco-filosofo Don Pasta, che ha vissuto un’esperienza di residenza in compagnia della comunità locale. L’artista, assieme allo scrittore Mauro Tetti, alle immagini dei fotografi di Arc La Rue, all’interpretazione grafica di Alberto Marci e al soundscape di Cristina Marras, rimpasta ingredienti e aneddoti del rione inventando il nuovo piatto tipico tradizionale di Sant’Elia: una scommessa-ossimoro che interpreta lo spirito della borgata fatto di pesca, cucina e cemento. 
Spiega Don Pasta – economista e dj, artista e esperto di gastronomia: "Avendo come centro della mia ricerca i luoghi periferici mi piaceva molto l’assurdità di quest’invito, anche perché in quei luoghi ho sempre trovato i diversi punti che sottendono una comunità: vitalità, protezione, conservazione. Ma negli stessi luoghi gli effetti della modernità hanno impatti devastanti, perché vanno a far male lì dove c’è il fulcro del discorso: la memoria. La memoria è il centro dei luoghi marginali. Questi luoghi sono capaci di conservare una tradizione non perché si basano su un sapere immobile, ma al contrario perché sono frutto di un sapere in continua evoluzione. Si tramanda un modo di apprendere dalla relazione con persone e cose, non un sistema rigido di informazioni".