CAGLIARI. Continuano le polemiche sulle condizioni di lavoro dei medici dopo la morte di Maddalena Carta, la giovane dottoressa di Dorgali che aveva continuato a curare i suoi pazienti nonostante stesse male da alcuni giorni. Stando alle ultime ricostruzioni, Carta, per non abbandonare i pazienti che doveva visitare in quei giorni, avrebbe trascurato le sue condizioni di salute, inizialmente apparse nelle forme di un virus gastrointestinale, fino a peggiorare tanto da costringerla a chiamare l'ambulanza. “Non è accettabile che i medici di medicina generale siano sottoposti a orari di lavoro e condizioni lavorative incompatibili con le norme contrattuali, la legge, la vita stessa”, attacca il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante in riferimento alle condizioni in cui la dottoressa operava.
“Se una dottoressa viene stroncata da una giornata lavorativa evidentemente troppo lunga e stressante - ha detto Durante - è chiaro che è il sistema stesso ad essere malato e occorre porre immediatamente rimedio”.
Per la Cgil quanto accaduto deve quindi portare a una riflessione da parte di tutti, a partire da chi, come i dirigenti delle aziende sanitarie e l’assessore Bartolazzi, ha il compito di gestire e organizzare il servizio sanitario in Sardegna: “I carichi e gli orari di lavoro dei medici devono essere riportati a criteri di sostenibilità dal punto di vista fisico e umano”.