GONNOSFANADIGA. Non ce l’ha fatta Gianni Manca, 52 anni, l'escursionista di Ghilarza morto ieri al termine di una escursione di canyoning con alcuni amici nelle acque del rio Zairi di Gonnosfanadiga. Il suo corpo senza vita è stato recuperato nella notte, intorno alle 2, dai tecnici del Soccorso alpino che lo hanno messo su una barella per portarlo poi a terra, dove il medico legale non ha potuto far altro che constatarne la morte.
Secondo la ricostruzione effettuata dai soccorritori dopo i racconti degli amici della vittima, Manca non sarebbe riuscito ad abbandonare la ripida gola del torrente Zairi che, a causa della pioggia, si sarebbe paurosamente ingrossato. Il resto del gruppo è riuscito a risalire, Manca invece no. Intorno alle 19 è stato lanciato l’allarme: il suo corpo è stato recuperato dopo ore di ricerche, davvero complicate a causa del buio, della pioggia e, soprattutto, dell’inaccessibilità della zona, priva del segnale telefonico, altro fattore che ha reso difficili le comunicazioni tra i soccorritori. Sul posto erano presenti una ventina di tecnici specializzati tra 118 e Soccorso alpino, oltre ai sommozzatori dei vigili del fuoco di Cagliari, i carabinieri della compagnia di Villacidro e della stazione di Gonnosfanadiga, insieme ai barracelli.