NUORO. A ottobre la corrente gli è costata 2.363 euro. L'ultima bolletta è di 6.257 euro. Con una progressione impressionante, il costo dell'energia rischia mandare all'aria le attività di Peppe Mattu, titolare di rivendite di elettrodomestici a Pratosardo, nella zona industriale di Nuoro. "Se questa dovesse essere la nuova realtà, mi troverei costretto a tagliare tre unità di personale".
Anche lui, commerciante, si trova sulla stessa barca - zavorrata dai costi energetici - con tutti gli altri imprenditori, dai pastori ai panificatori, passando per baristi, ristoratori e meccanici: tutti stangati da rincari annunciati, sì, ma andati ben oltre le aspettative.
A preoccupare chi lavora, e dà lavoro, c'è anche il fatto che al momento dal governo sono arrivate solo promesse di intervento ma ancora nessun provvedimento concreto.
E non è bastato cercare di prevenire la botta: "Nei mei centri", spiega Mattu, "ho provveduto con l'efficientamento energetico. Con i vecchi impianti e riscaldamenti, forse, l'ultima bolletta sarebbe stata di 12mila euro". Ma essere previdenti non è bastato, a nessuno.