CAGLIARI. Il dato è buono: in Sardegna, secondo l'ultimo report dell'unità di crisi della Regione, sono stati rilevati appena 31 nuovi contagi di Covid. Non succedeva da febbraio e, ancora prima, da settembre. Ma la portata di questo numero va ridimensionata.
Il bollettino parla di 4.473 test effettuati. In realtà 2.287 sono antigenici rapidi, quindi non utili per il conteggio delle positività. I tamponi molecolari sono stati 1.186. E il dato si riduce ulteriormente se si guarda al numero di sardi testati: sono stati 992, circa un centinaio potrebbe aver ripetuto il test anche due volte. Non è stato chiarito dove e quando siano stati effettuati i test antigenici rapidi inseriti nel conteggio di oggi. Nonostante questo ridimensionamento, resta buono il tasso di positività, che si attesta al 3,1%.
Così la distribuzione dei nuovi casi: 19 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 2 nel Sud Sardegna, 3 a Oristano, 4 a Nuoro, e 3 a nel nord dell'Isola.
A prescindere dal numero di tamponi, il nuovo incremento è così basso da portare la Sardegna, per il primo giorno, entro i parametri che secondo il decreto portano alla zona bianca: negli ultimi sette giorni si sono registrati appena 48 nuovi contagi ogni centomila abitanti. La soglia bianca è fissata a 50, anche se per il passaggio di fascia il dato deve essere consolidato per tre settimane. Ma è un inizio.
E mentre fuori il virus sembra aver allentato la presa, la situazione è stabile negli ospedali. Due i decessi registrati in 24 ore, 288 i ricoverati con sintomi, 7 in meno rispetto a ieri, e 41 i pazienti in terapia intensiva, un posto letto occupato in più rispetto a ieri con due nuovi ingressi. I guariti certificati? 214. E risultano isolati in casa ancora 15.146 sardi positivi.