SASSARI. "Passiamo in zona arancione per il superamento della percentuale di posti occupati in terapia intensiva. Riteniamo che quel calcolo sia sbagliato. Dietro questi coloro ci sono persone e attività produttive. Abbiamo già manifestato la nostra contrarietà al ministero. Dovremo tutelare in altre sedi le ragioni della nostra Sardegna".
Il presidente della Regione Christian Solinas ha parlato questa mattina da Sassari, all'inaugurazione proprio di trenta posti destinati alla terapia intensiva. mentre rilasciava le dichiarazioni non era ancora arrivata la pubblicazione dell'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che ufficializzava l'adozione delle restrizioni per l'isola, da domani e per altri quindici giorni (qui la notizia).
Così Solinas ha parlato di "speranza che il buonsenso prevalga e che la Sardegna rimanga in zona gialla Gli indicatori consentono al nostro sistema economico produttivo di continuare il suo lavoro durissimo già messo sotto stress da questi mesi di pandemia".
A questo punto non restano che "le altre sedi".
"Non ce l'aspettavamo: l'Rt è migliorato rispetto alla settimana in cui eravamo in giallo", ha aggiunto l'assessore alla sanità Mario Nieddu, "finiamo in arancione non perché i nostri dati sono elevati ma perché c'è rischio alto che peggiorino. Questo ci lascia un po' perplessi".