CAGLIARI. Il Poetto sarà a numero chiuso. Lo ha detto l'assessore ai Servizi tecnologici Alessandro Guarracino, spiegando che "non si pagherà alcun ticket, nessuno ci ha mai pensato. Numero chiuso significa che per ogni ombrellone sarà necessaria una superficie determinata. Bisogna ancora capire", ha aggiunto l'assessore, "se la gestione debba essere affidata al senso di responsabilità di ogni fruitore della spiaggia o debba essere controllata”. Quello di oggi è stato solo un incontro con la commissione comunale Innovazione tecnologica "conslutivo": così l’ha definito il presidente Raffaele Onnis .
Le idee sulle quali stanno lavorando i dirigenti del Comune, ognuno per la propria competenza, sono state esposte dall’assessore Guarracino e riguardano i titolari dei chioschi, quelli degli stabilimenti balneari e i frequentatori del Poetto. Analizzando la situazione dei baretti sicuramente ci sono situazioni diverse: “Si ipotizzano ampliamenti sia nell’arenile che nella parte retrostante. Si parla di un metro e 70 centimetri per la parte retrostante che si potrebbe utilizzare per il posizionamento dei tavolini, limitato ad alcune fasce orarie e quindi con un ampliamento del 20 per cento circa. In questi caso si andrebbe a rivedere tutta la viabilità".
Per l'arenile bisognerà gestire il problema degli ombrelloni. Rimane anche il nodo degli accessi per evitare che le persone si accalchino. “I varchi sono una ventina”, ha detto l’assessore Guarracino, “questo presupporrebbe la presenza di personale che potrebbe dare indicazioni. O potrebbero bastare indicazioni con la cartellonistica come quella della mobilità utilizzando anche le app che potrebbero valutare il livello di afflusso, però tanti non usano le applicazioni”.
Inoltre per il Comune c’è un altro problema. “Legato al fatto che l’organizzazione di un controllo più serrato qualora il consenso delle persone ci dovesse obbligare a percorrere questa strada, comporta tempi e costi”.