CAGLIARI. Ieri il presidente Christian Solinas, dopo le dichiarazioni programmatiche e a 73 giorni dalle elezioni, ha nominato a sorpresa 6 dei 7 assessori mancanti per completare la squadra della nuova giunta regionale. L’annuncio in realtà non era atteso durante la seduta in consiglio regionale, ma le pressioni dell’opposizione in Aula hanno ottenuto il risultato sperato e il governatore Christian Solinas ha dato i nomi dei nuovi assessori, che giureranno la prossima settimana. Resta a lui solo l'interim dell'Industria, per la quale si fa il nome di Anita Pili di Sardegna 2020, la lista guidata da Stefano Tunis. Ora quindi la giunta Solinas è quasi al completo: i laureati sono sei su undici e di certo c’è che nei loro curriculum politici c’è una varietà di sigle che forse non si era mai vista prima d’ora.
Chi sono i nuovi assessori nominati da Solinas?
Partiamo dalle due donne. La prima è la leghista Valeria Satta nuovo assessore agli Affari generali. Ha 36 anni, è nata a Cagliari e di professione fa la “consulente commerciale nel settore farmaceutico”. Nel 2013, quando aveva 30 anni, era stata capolista di Forza Nuova - partito neofascista guidato da Roberto Fiore - alle elezioni Politiche nel collegio di Cagliari.L'incarico dell’assessorato le è stato affidato per volere della Lega, che ha piazzato con lei il terzo tassello nell'esecutivo regionale, dopo la Sanità a Mario Nieddu e i Trasporti all'ogliastrino Giorgio Todde (di cui parleremo tra poco). Dopo la parentesi con Forza Nuova - che fece registrare un risultato prossimo allo zero - la Satta è diventata una salviniana di stretta osservanza e, stando a ciò che compare sulla sua pagina Facebook, sarebbe anche promotrice della lista del Carroccio alle prossime comunali di Cagliari. Ma forse l'impegno sul campo verrà messo in secondo piano visto il nuovo incarico. Già candidata alle ultime regionali (con 335 preferenze) la Satta è rappresentante farmaceutica, con una specializzazione nel mercato dei prodotti per diabetici. Ora governerà la macchina amministrativa in un settore che riguarda oltre 6000 dipendenti regionali.
L’altra donna invece è Gabriella Murgia, che va all’Agricoltura. 52 anni, nata a Lanusei ma trapiantata a Oristano, dovrebbe essere espressione dei consiglieri regionali Valerio De Giorgi (Fortza Paris) e Roberto Caredda (Sardegna Civica) che sostengono la maggioranza di centrodestra. La Murgia è una dipendente regionale e è stata tra l’altro molto attiva politicamente nel passato. Basta scorrerne la bacheca Facebook. Candidata con la Base di Efisio Arbau nel 2004, non ha mai nascosto il suo essere renziana. Alle politiche del 2018 pubblicava su Facebook il fac simile del voto per i democratici. Ha sottoscritto la candidatura di Giuseppe Luigi Cucca alla presidenza del Pd in Sardegna, ha difeso le (alcune) scelte di Luigi Arru in tema di sanità. A ridosso delle elezioni del consiglio regionale ha partecipato alla convention di Stefano Tunis, annunciandone il sostegno convinto. Quindi lo spostamento a centrodestra era già compiuto. Ora la nomina nella giunta di Christian Solinas. La Murgia avrà un compito importante perché dovrà affrontare le tante vertenze del mondo agropastorale della Sardegna, a cominciare dalla gestione del tavolo del latte che è rimasto congelato negli ultimi mesi.
L’ultima donna (che andrebbe all’Industria) è invece Anita Pili, sindaca di Siamaggiore, classe 1982, laureata in Economia del turismo, anche lei passata dal Pd per poi candidarsi nella lista di Stefano Tunis Sardegna20Venti, col centrodestra.
Poi c’è Quirico Sanna, sardista, avvocato, che è il nuovo assessore agli Enti locali e Urbanistica. È stato consigliere comunale nel suo paese d'origine, a Monti, ed è l’ex vicesegretario nazionale del psd’az, attualmente vic presidente. Nel 2010 lasciò la destra di Fini per approdare appunto nel Partito sardo d'azione e centra l'elezione nel consiglio provinciale di Olbia Tempio, dove diventa assessore alle Attività produttive. A lui, che tra l’altro è un fedelissimo di Solinas, va uno degli assessorati più importanti e delicati.
Andrea Biancareddu invece è il nuovo assessore alla cultura e alla pubblica istruzione. 53 anni di Tempio, di cui è sindaco dimissionario, ha iniziato la carriera politica nel ’90 come consigliere comunale nella sua città. Poi è arrivato in Regione con Forza Italia e ci è rimasto per ben quattro legislature di fila, anche se a un certo punto è passato nelle fila dell’Udc.
L’assessore ai lavori pubblici sarà Roberto Frongia, un altro veterano della politica, classe 1960, già assessore al Turismo negli esecutivi di Floris, Pili e Masala. Frongia, di Iglesias, è un avvocato ed è uno dei leader dei Riformatori. Negli ultimi anni si è occupato in particolare della battaglia sull’insularità.
Infine c’è Giorgio Todde, che è l’altro leghista a conquistarsi un assessorato, lui va ai Trasporti. Nato a Lanusei, vive a Girasole, classe 1983, nel suo curriculum leggiamo che è un dipendente dell'Igea, l'Agenzia per il lavoro, ed è diplomato al tecnico commerciale Seraphicum di Roma, una scuola privata molto rinomata della capitale. È stato assessore al Turismo nel suo piccolo comune, e ha aderito alla Lega quando al timone c'è ancora Bossi. Alle ultime regionali è stato il terzo più votato di tutta la Lega, ma non è riuscito a entrare in consiglio, motivo per cui probabilmente il Carroccio ha voluto ripagarlo con un assessorato.
Questi assessori vanno ad aggiungersi ai cinque già nominati Gianni Lampis (Fratelli d’Italia) all'Ambiente, Giuseppe Fasolino (Forza Italia) al Bilancio, il sardista Gianni Chessa al Turismo e la forzista Alessandra Zedda al Lavoro, e Mario Nieddu (Lega) alla Sanità.