ROMA. “No al mega impianto solare termodinamico”. Lo ha ribadito a gran voce la Regione Sardegna oggi a Roma in presidenza del Consiglio. Dopo il rifiuto espresso dal Presidente Pigliaru e dall’assessore all’Ambiente Donatella Spano già espresso in una lettera inviata al Presidente Paolo Gentiloni, oggi i sindaci interessati insieme ai rappresentanti della Giunta regionale, hanno rimarcato la loro posizione sull’impianto solare termodinamico della potenza lorda di 55 MW che riguarda i Comuni di Gonnosfanadiga e Guspini. “Ho rimarcato il giudizio negativo espresso da tutta la Sardegna”, ha affermato l’assessora Spano – che ha impegnato il Presidente e l’Esecutivo a mettere in atto tutte le azioni per evitare l’intervento – e delle comunità locali.
L’assessorato all’Ambiente ha raccolto le osservazioni degli enti competenti dalle quali è emersa l’incoerenza del progetto con il piano energetico regionale e con il piano paesaggistico, oltre che con la pianificazione urbanistica regionale: il rischio è quello della compromissione di una zona produttiva sia per l'agricoltura che per l’allevamento. Ma non solo. Il rischio è anche quello di consumare il suolo che vanta produzioni a marchio Igp e Dop. “L’economia agricola e agropastorale subirebbe perciò una perdita qualitativa, con un conseguente problema sociale”, ha precisato l'assessore all'Ambiente.
Tra le altre motivazioni che portano la Regione e i Comuni interessati puntare il dito contro il progetto, anche l’aspetto idrico e quello del benessere animale. “L’impianto richiederebbe ingenti quantità di acqua, per noi essenziale per l’agricoltura e per lo spegnimento degli incendi. Inoltre il progetto non fornisce certezza sugli elementi del microclima e sappiamo bene che un cambio di microclima porterebbe ricadute negative sul benessere degli animali allevati”, ha concluso la Spano.