CAGLIARI. "L'acqua è potabile e idonea a qualunque utilizzo". Ci pensa il sindaco Massimo Zedda a tranquillizzare i cagliaritani e a chiarire i contorni di un giallo che nel tam-tam incontrollato dei social stava creando più di un allarmismo. Che peraltro non era nato per caso, visto che da più parti su Facebook girava un documento firmato dalla Assl di Cagliari, datato 27 giugno: "Si comunica che le analisi chimiche effettuate presso la fontanella di viale Buoncammino hanno confermato che il valore dei cloriti è risultato non conforme...".
Quindi "l'acqua non è idonea al consumo umano diretto e per la preparazione degli alimenti". Un allarme rientrato due giorni dopo: "Il valore del parametro cloriti - scrive il 29 giugno sempre la Assl - è risultato conforme...".
Tutto a posto, insomma, tranne il "buco" di due giorni. Spiega tutto Giorgio Steri, che, come direttore del Servizio Igiene della Assl quei documenti li aveva firmati, proprio pochi giorni prima di andare in pensione. "Dopo le abbondanti piogge l’acqua era diventata torbida", precisa Steri. "Per questo a Cagliari e Sestu l’acqua non era adatta per il consumo umano diretto né a Cagliari e neanche a Sestu. Dopo due giorni però i valori sono rientrati nella norma".