LONDRA. Lorenzo Melini, cagliaritano di 23 anni, da due vive a Londra dove studia recitazione ma per mantenersi lavora in un bar vicino al luogo dove un attacco terroristico ha seminato morte e terrore sabato sera. Il suo racconto di quei minuti drammatici e i video che ha girato subito dopo il sanguinoso attentato con sette vittime e quasi cinquanta feriti: un caravan si è lanciato sulla folla e tre terroristi armati di coltello hanno sgozzato i passanti.
Anche il trentaduenne cagliaritano Francesco Virdis, chirurgo in uno dei Trauma Centres di Londra, ha avuto esperienza diretta con gli attacchi terroristici nella capitale inglese. Era di turno in ospedale il 22 marzo, nel giorno in cui Khalid Masood seminò il panico sul Westminster Bridge uccidendo cinque pedoni e accoltellando a morte un agente di polizia davanti al Parlamento: "Noi medici viviamo tutti i giorni delle situazioni drammatiche - racconta - ma quando ci si trova a lavorare in un contesto come quello di un attacco terroristico l'impatto emotivo è molto diverso".
Nel video anche la testimonianza di un altro cagliaritano a Londra, Alessio Scalas, che vive tra Battersea e Clapham Junction, a ridosso delle zone interessate dagli attacchi di sabato sera: "Si può scegliere di avere paura e chiudersi in casa cambiando le proprie abitudini, ma così stanno vincendo loro - dice Scalas - oppure si può scegliere di non aver paura e andare avanti: io a Londra mi sento al sicuro".