CAGLIARI. Si era detto, qualche settimana fa, che l'estate sarebbe cominciata in ritardo e non senza qualche difficoltà, con riferimento alle proiezioni stagionali offerte e prodotte dal centro meteo americano Accuweather. Effettivamente, nonostante le temperature si mantengano costantemente superiori alle medie del periodo, la bella stagione fatica a imporsi. Il bacino del Mediterraneo è spesso sede di centri depressionari che mettono a stretto contatto masse d'aria ormai arroventate in risalita dal nord Africa con sbuffi d'aria polare in discesa dalle alte latitudini oceaniche.
Così è accaduto anche la scorsa notte durante la quale la Sardegna è stata attraversata da una rapida e spettacolare linea temporalesca tecnicamente detta "a base alta" (foto scattata la scorsa notte a Sassari da Daniele Macis). Si tratta di una tipologia di temporali la cui base è situata solitamente tra i 2000 m e i 3000 m, in media troposfera sotto la quale è presente aria calda e secca. Si verificano prevalentemente sul medio e basso Mediterraneo nel semestre caldo, sono caratterizzati da frequenti fulminazioni, per lo più di tipo nube nube, e accompagnati da precipitazioni costituite da gocce di grosse dimensioni (occasionalmente anche chicchi di grandine), le sole in grado di superare indenni gli strati d'aria secca presenti nella bassa troposfera.
Nel corso della settimana la nostra isola potrebbe essere di nuovo esposta a questi spettacolari fenomeni a causa di una nuova pulsazione del vortice depressionario iberico. Tra mercoledì e giovedì il travaso di aria fresca atlantica verso il Mediterraneo occidentale potrebbe innescare, proprio come avvenuto la scorsa notte, un minimo depressionario secondario in prossimità delle isole Baleari con conseguente risalita dal nord Africa verso la Sardegna di nuovi impulsi instabili forieri di rovesci e fulminazioni. Situazione interessante, da seguire e da confermare nei prossimi aggiornamenti.