CAGLIARI. La paura è passata, anche l’anno prossimo sarà Serie A. È l’aspetto principale arrivato da Cagliari-Atalanta, finita 1-0 grazie al colpo di testa di Ceppitelli al minuto 87, che garantisce ai rossoblù la permanenza nel massimo campionato, al di là della contemporanea sconfitta del Crotone a Napoli. Il degno finale di una stagione tribolata, con una retrocessione che avrebbe punito oltremodo i pur tanti errori di squadra e dirigenza.
L'1-0 è frutto di una gara vera, giocata a viso aperto dagli ospiti guidati da Gasperini, con Ceppitelli e compagni precisi in chiusura e pronti a ripartire. Tanto che le occasioni create da Farias e Deiola al 15’, con il portiere atalantino Gollini attento in entrambi i casi. I bergamaschi si fanno vivi dalle parti di Cragno sul finale di primo tempo, con il tiro cross di Bastoni che attraversa tutta l’area prima di uscire in fallo laterale. Nella ripresa, complice anche il risultato del San Paolo, la gara scende di tono: al 65’ Cragno vola sulla girata di destro di Freuler, sotto gli applausi scroscianti della Sardegna Arena. Lopez inserisce il rientrante Cigarini, prima di sostituire l’infortunato Pavoletti con Sau, per l’ultimo quarto d’ora un attacco leggero insieme a Farias. Il finale è utile per gli ultimi cambi, con l’ingresso in campo del terzo portiere orobico Rossi per l’esordio in campionato, prima della standing ovation per l’ingresso di Cossu, alla sua ultima apparizione in rossoblù. Poi il vantaggio di Ceppitelli (alla terza rete stagionale), ad anticipare il dubbio rigore fischiato a favore di Caldara al 91’, con lo stesso difensore a sbagliarlo clamorosamente con un tiro altissimo. Poi il triplice fischio di Massa che scatena la festa di tutta la Sardegna Arena, squadra compresa, dopo la grande paura delle ultime settimane.