CAGLIARI. Le rinnovate condizioni anticicloniche, oltre a garantire cieli sereni o poco nuvolosi ovunque ed una prolungata insolazione, ci offrono un'ottima opportunità per osservare e studiare attraverso l'occhio dei satelliti meteorologici la nostra isola in tutti i suoi particolari aspetti. Le più recenti immagini del satellite Sentinel 2, una missione sviluppata dall'ESA nell'ambito del programma Copernicus con lo scopo di monitorare le aree verdi del pianeta valutando variazioni dei livelli di clorofilla e contenuto di acqua nelle piante, mostrano una Sardegna decisamente più verde rispetto all'aprile dello scorso anno. Merito sia delle temperature, costantemente attorno alle medie del periodo e mai eccessivamente elevate, sia delle abbondanti e ben organizzate precipitazioni che negli ultimi due mesi hanno regalato una boccata d'ossigeno in tutti i settori dell'isola con accumuli pluviometrici che al momento spaziano dai 150 mm/160 mm di alcuni tratti costieri e pianeggianti ai 350 mm (e localmente anche di più) delle zone interne.
Medio Alto Campidano
Oristanese
Piana del Cixerri
Sardegna sudorientale
Sardegna sudoccidentale
Valle del Coghinas
Da questo punto di vista la situazione era diametralmente opposta un anno fa con piogge che cadevano in maniera molto irregolare, spesso convettive e quindi estremamente localizzate, lasciando all'asciutto sopratutto i settori centro meridionali ed orientali (in alcune zone, Cagliaritano compreso, si è arrivati ad ottobre con soli 120 mm raccolti) che si sono presentati all'estate estremamente secchi e predisposti ad un notevole riscaldamento. Quest'anno la maggiore presenza di acqua nel suolo ne limiterà, specialmente nei primi mesi estivi, il riscaldamento perché parte della radiazione proveniente dal sole verrà utilizzata nei processi evaporativi che, come noto, sono endotermici e tendono a raffreddare.