CAGLIARI. "La chiusura improvvisa della sede dell’Arpas Sardegna di via Contivecchi, a causa di gravi rischi per la salute e l’incolumità dei dipendenti, rappresenta l’ennesimo capitolo di una gestione fallimentare e irresponsabile da parte della Regione e dell’Agenzia stessa". La denuncia arriva dal consigliere regionale Alessandro Sorgia che con una nota fa sapere: "È paradossale che proprio l’ente preposto al controllo ambientale operi da anni in una struttura non a norma, costringendo oggi i suoi dipendenti allo smart working “fino a data da destinarsi”, senza alcuna garanzia né prospettiva concreta di una nuova sede. Dal 2019 si parla di trasferimento, ma siamo ancora fermi alle promesse".
Il consigliere sottolinea come secondo lui questa situazione non solo metta a rischio la salute dei lavoratori, ma comprometta anche la continuità dei servizi essenziali di monitoraggio e tutela ambientale: "Non possiamo accettare che l’inerzia amministrativa si traduca in disservizi per i cittadini e in condizioni indegne per chi lavora per la salvaguardia del nostro territorio".
Sorgia annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente in Consiglio regionale e chiede l’immediata convocazione di un tavolo tecnico con la direttrice generale dell’Arpas, gli assessori competenti e la Presidenza della Regione: «È tempo di risposte chiare e di azioni concrete. La Sardegna merita un’ARPAS efficiente, operativa e rispettosa delle norme che essa stessa è chiamata a far rispettare».














