CAGLIARI. Le imprese e le famiglie sarde sono ancora dentro la “bolla” dei costi energetici che tende a “sgonfiarsi” con molta difficoltà . Settantasette milioni di euro di extracosto per le imprese e + 43,3% in bolletta per i cittadini. I numeri arrivano dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna su dati Movimprese e Terna.
“La nostra analisi sul peso della bolletta elettrica per le aziende sarde mostra l’urgenza di interventi di politica energetica su più fronti - afferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - quindi la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, il sostegno convinto delle rinnovabili e concrete azioni per l’efficientamento e la riqualificazione energetica di imprese ed edifici”. “Non è certo da oggi che diciamo come il caro-energia freni la competitività delle piccole imprese - aggiunge Meloni - per questo è necessario riequilibrare il carico fiscale sulle bollette che, da anni, penalizza le realtà più piccole, costrette a pagare oneri sproporzionati rispetto ai grandi energivori”.
L’analisi dice anche come nel 2023 i consumi di energia elettrica in Sardegna, siano stati di 7.637 GWh, di cui due terzi (il 68,3%) rappresentati dai 5.216 GWh in capo ad industria e servizi. L’industria, infatti, si attesta come il settore maggiormente energivoro con una quota del 40,6%, mentre i Servizi consumano il 27,7% dell’energia totale. Sempre tra il 2023 e 2024, si è registrata una diminuzione del consumo di energia del 5,9%, più accentuato del -2,9% medio nazionale, con un calo più accentuato per l’industria (-10,5%).
Come anticipato, i prezzi retail di elettricità e gas, in Sardegna sono ancora superiori del 42,3% rispetto alla media dell’anno 2021. L’Isola, a luglio di quest’anno, ha registrato un calo dei prezzi al consumo di energia elettrica, gas e altri combustibili del 3,6%. Tuttavia nei primi sette mesi del 2025 i prezzi al consumo di queste commodities energetiche per l'Isola sono risultati ancora superiori del 42,3% rispetto alla media dell’anno 2021, crescita inferiore rispetto al +49,8% medio nazionale, ma più che doppio rispetto all’inflazione cumulata che, nel periodo in esame, è pari al 18,2% in regione.
Altro capitolo importante riguarda la spesa delle famiglie per energia elettrica e gas che in Sardegna ammonta a 1.014 milioni di euro. Dall’analisi dei più recenti dati sulla spesa per consumi, si stima che nel 2023 i nuclei sardi abbiano speso 1.014 milioni di euro in energia elettrica e gas, che rappresentano il 4,9% della spesa totale delle famiglie (in linea al 4,7% medio nazionale), pari al 2,6% del PIL, con una incidenza sopra al 2,1% medio nazionale.
“Serve un cambio di passo - rimarca - la sostenibilità non può restare sulla carta: va rinforzata con politiche fiscali e incentivi capaci di liberare risorse per le PMI”. “Le nostre aziende non chiedono privilegi ma regole chiare, eque e coerenti con il principio europeo del ‘chi inquina paga - sottolinea e conclude il Presidente di Confartigianato Sardegna - oggi, invece, con un prelievo fiscale sproporzionato nella bolletta, pagano di più proprio quelle realtà che consumano meno e che spesso sono protagoniste della transizione green nei territori”.
Il dossier ha analizzato anche la frenata degli investimenti green dal quale è emerso come le imprese dell'isola che hanno investono in tecnologie green nel 2024 sono state pari al 21,4%, quota in calo di 4,1 punti percentuali rispetto al 25,5% del 2023.













