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CAGLIARI. C'è la separazione tra Alessandro Sorgia e la Lega che, ora, si ritrova senza più un consigliere in consiglio regionale: l'ex assessore del Comune di Cagliari ha deciso di autosospendersi e lo ha annunciato agli elettori e agli amici con un comunicato stamattina. "Nonostante un grande impegno in consiglio regionale in questo anno e mezzo di attività non ho avuto i necessari riscontri dal partito della Lega neanche su decisioni importanti prese a livello nazionale sulla Sardegna (trascurando tra le tante la mia solitaria battaglia contro la speculazione energetica) o il mancato coinvolgimento su numerose altre situazioni come la recentissima scelta del commissario per l'autorità portuale (la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso), ed ho dovuto subire di tutto prima, durante e dopo il mio ingresso nel partito", ha spiegato,
"Ho cercato di superare queste circostanze con il lavoro duro in consiglio regionale e cercando di fare capire a tutti a più riprese che sarebbe stata indispensabile un'azione congiunta per il bene della Lega, della Sardegna e dei sardi", si legge ancora nella nota. "Ho detto e ribadito a più riprese di mettermi a totale e completa disposizione di tutti nei territori per ascoltare e tradurre successivamente in azione politica ma, purtroppo, come ho riferito al coordinatore regionale, non ho mai avuto alcun riscontro". Riscontro chè sarebbe venuto a mancare anche in altre occasioni. "Ho aspettato il congresso regionale e poi quello nazionale e mi sono detto "vediamo cosa succede", ma purtroppo niente di niente! Mi sono reso conto di essere da sempre un corpo estraneo e tale sono rimasto. Non è piacevole che nessuno, tranne rarissimi casi, in questi 18 mesi, si sia avvicinato di persona, via mail o al telefono al sottoscritto unico consigliere regionale della Lega.
Sorgia parla inoltre di "imbarazzo cresciuto nei mesi successivi perché mi sono trovavo sempre più da solo senza essere considerato da nessuno. Come ho evidenziato ai dirigenti del partito sia a livello regionale che nazionale non ho mai preteso di essere apprezzato da tutti ma purtroppo adesso ho la certezza di essere indesiderato o non accettato dalla maggior parte dei militanti. Peccato, ho provato in tutti i modi di invertire la tendenza ma, nonostante abbia profuso il massimo dell'impegno come mio solito, non ci sono riuscito. Probabilmente è colpa mia, ma francamente il sentirmi escluso mi ha fatto pensare molto e ha fatto maturare la decisione odierna".
E per questo "mi vedo costretto ad auto sospendermi dal partito della Lega, senza polemica". Una nota, la sua, scritta, "per evitare facili strumentalizzazioni". Ma promette: "Non mi arrendo di certo e continuero' a portare avanti incessantemente le mie battaglie in consiglio regionale nell'interesse esclusivo della Sardegna e dei Sardi. Rimango come mio solito a completa disposizione della comunità e aperto al dialogo con chiunque voglia contribuire a un confronto costruttivo per il futuro della Sardegna e della nostra politica regionale".