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CAGLIARI. Massimo Cellino avrebbe deciso di staccare la spina e così oggi potrebbe finire la storia del Brescia Calcio, dopo 114 anni. La notizia arriva dai principali giornali sportivi, soprattutto locali, che raccontano in queste ultime ore della frattura totale che ha portato il presidente sardo Cellino a decidere di non rispettare le scadenze economiche (fissate a oggi) necessarie per l'iscrizione a un campionato professionistico.
Salvo quindi clamorosi dietrofront dell'ultimo momento, il club andrebbe verso il fallimento.
Non hanno lasciato presagire nulla di buono infatti le dimissioni di Stefano Midolo, commercialista e consigliere del Cda, unico con potere di firma in questo momento.
Sul tavolo c'è un debito complesso di 9 milioni di euro. Ieri il Corriere della Sera di Brescia riportava la notizia della trattativa con il fondo americano che era stata congelata quando Cellino si era rifiutato di firmarla perché "sosteneva che la prima rata da circa 500 mila euro dovessero metterla i nuovi acquirenti, intenzionati invece a pagare tutto quanto era stato richiesto solo dopo che l'attuale proprietario avesse iscritto regolarmente il Brescia entro oggi al prossimo campionato".
Inutili i tentativi di mediazione. E ora Cellino sarebbe a Cagliari, irrintracciabile anche da parte dei suoi collaboratori più stretti.