CAGLIARI. Ieri, agli onori di cronaca locale era arrivata la notizia di una stangata sul canone che i venditori ambulanti, comunemente chiamati "Caddozzoni" del Poetto, dovrebbero fronteggiare per rimanere aperti. A questo si aggiungerebbe anche l'obbligo di spostare i mezzi ogni 18 ore. A prendere posizione era stato il sindacato Ugl che aveva puntato il dito sull'attuale giunta, quella guidata da Massimo Zedda, parlando di aumenti esorbitanti e spiegando come questo tipo di politica metta a rischio quella che è diventata un'attività commerciale storica cagliaritana.
Oggi, però, arriva una precisazione con una nota firmata dal "Comitato Spontaneo degli operatori del commercio itinerante del Poetto", che puntualizza come, secondo loro, non sia l'attuale amministrazione da incolpare, e raccontando anche degli ulimi aggiornamenti: l'incontro con il Comune.
"Abbiamo letto l'articolo nel quale si accusa il sindaco Zedda e l'amministrazione del comune di Cagliari di stangare i Caddozzoni con un canone sestuplicato e imponendo uno spostamento dei camion dopo 18 ore lavorative, rischiando peraltro la revoca delle licenze", spiegano nella nota i faceni parte del Comitato. "È tutto il contrario, il verbale che imponeva lo spostamento dopo le 18 ore è firmato dall'ex sindaco, e pochi giorni fa abbiamo avuto un incontro col sindaco Zedda, la vicesindaca Maria Cristina Mancini, e l'assessore Carlo Serra, che sono stati disponibili e cordiali. Ci è stato riferito che cercheranno di venire incontro a tutte le nostre esigenze e sappiamo che anche il dirigente incaricato sta cercando delle soluzioni per derogare alle regole del commercio itinerante e evitare lo spostamento dopo 18 ore le nostre roulotte. Non esiste nessuna frizione con l'attuale amministrazione comunale e siamo molto fiduciosi".