CAGLIARI. "Grazie sindaco di avermi nominata Alter Nos, sono onorata". Così Marzia Cilloccu all'arrivo a palazzo Bacaredda, a Cagliari, in occasione della 369esima edizione della festa di Sant'Efisio. "Un pensiero a mia madre che oggi purtroppo non può essere qui con me. Spero di poter esprimere al meglio la mia gioia e la mia vicinanza alle persone che soffrono e che hanno bisogno di pace", ha detto dopo essere scesa da cavallo. "Questo è l'anno del Giubileo, in più il Papa ci ha lasciato, quindi è un momento ancora più speciale", ha aggiunto.
La cerimonia di investitura dell'Alter Nos della 369esima Festa di Sant'Efisio
Il primo pensiero per Papa Francesco, a cui come regalo nel mese di ottobre consegnò un libro del '600 sulla processione di Sant'Efisio scritto da un gesuita. Quindi il ringraziamento alle lavoratrici e ai lavoratori, del Comune e non, che ogni anno rendono possibile la Festa, all'Arciconfraternita del Gonfalone che custodisce e tramanda tradizioni e riti secolari, alle comunità isolane che partecipano con la loro fede, gli abiti e i suoni alle celebrazioni. Poi la tradizionale formula, con cui il sindaco Massimo Zedda conclude l'investitura dell'Alter Nos: “Per volontà popolare, nomino te, Marzia Cilloccu, Alter Nos, per rappresentare l'Amministrazione in tutte le manifestazioni che si organizzeranno in onore di Sant’Efisio Martire”.
Con la consegna della fascia tricolore e del Toson d'Oro, simbolo di onore risalente al regno di Carlo II di Spagna nel 1679, ha avuto luogo la cerimonia solenne di investitura dell'Alter Nos, Marzia Cilloccu: sarà lei a rappresentare il sindaco e tutta l'amministrazione sino al rientro del Santo nella sua chiesa di Stampace, il 4 maggio per lo scioglimento del voto.
Visibilmente emozionata, Marzia Cilloccu – il cui nonno fu artefice dell'uscita del Santo nel 1943, con Cagliari bombardata – ha voluto sottolineare come Efisio sia “un santo di famiglia. Permettete un saluto a mia madre, che per un problema di salute non può essere qui, e con lei a chi in questo momento sta soffrendo. Non è un momento semplice, ancora oggi si parla di guerra, ma spero che, nell'anno del Giubileo dei pellegrini della speranza, il nostro pellegrinaggio verso i luoghi del martirio di Sant'Efisio possa essere di sostegno e aiuto a tante e tanti”.