CAGLIARI. Quando ormai mancano una manciata di seggi (quelli già assegnati alla Camera sono 607 su 630) il quadro della composizione del Parlamento inizia a profilarsi in maniera netta. A Montecitorio il centrodestra unito conquista 260 seggi, il M5S con 221 seggi e il centrosinistra fermo a 112. Sette i seggi che mancano all’appello per Palazzo Madama, dove il centrodestra si attesta a quota 135, i Cinque stelle 112 e il centrosinistra 57.
Attesa per l'ufficialità anche in Sardegna dove – dopo il cappotto negli uninominali di Camera e Senato – il Movimento cinque stelle si appresta a fare incetta dei 16 seggi a disposizione nel proporzionale. I pentastellati con un piede dentro Montecitorio sono Emanuela Corda, Andrea Vallascas e Lucia Scanu per il Sud, Alberto Manca e Paola Deiana per il Nord. A Palazzo Madama i Cinque stelle manderebbero invece Ettore Licheri ed Elvira Lucia Evangelista. Il centrodestra – che nell’Isola, come nel resto del Paese, regge l’onda d’urto dello tsunami pentastellato – elegge i capilista forzisti della Camera Ugo Cappellacci (Sud), Pietro Pittalis (Nord) e quello del Senato Emilio Floris, i capilista di Lega-Psd’Az Christian Solinas (Senato) e Guido De Martini (Camera Sud Sardegna), e quello di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda (Camera Sud Sardegna). Il Partito democratico elegge invece i capilista di Camera e Senato Romina Mura (Sud Sardegna), Gavino Manca (Nord Sardegna) e Giusepe Luigi Cucca (Senato).