CAGLIARI. I fondi ci sono, ben 20 milioni di euro appena stanziati dalla giunta regionale per valorizzare le zone umide di tutta l’isola, ma il piano di sviluppo è ancora in fase di definizione. Un piano necessario a far sì che in siti come il Parco di Molentargius o la laguna di Santa Gilla (anche insieme) si creino occasioni di lavoro e sviluppo territoriale, per attrarre turisti da tutto il mondo in un’ottica di una sostenibilità economica e ambientale.
In occasione della giornata mondiale delle zone umide l’Associazione per il parco di Molentargius ha organizzato a Cagliari, al Teatro delle Saline, un convegno sulla valorizzazione delle zone umide del cagliaritano, con una particolare attenzione alla possibile istituzione del parco cittadino che unirebbe le aree di Molentargius, la Sella del diavolo e la laguna di Santa Gilla. Tra i relatori anche Raffaele Paci, vicepresidente della giunta regionale, che ha spiegato il recente di 20 milioni di euro destinati alle zone umide: “Le zone umide sono una ricchezza importante per la nostra isola, in un’ottica di tutela ambientale e sviluppo economico e il parco di Molentargius rappresenta una spettacolarità unica inserita in un contesto urbano. Dobbiamo trarre grandi opportunità di sviluppo e reddito, rilanciando il ciclo del sale e organizzare ricettività attirando i turisti”.
Positivo il parere di Vincenzo Tiana, presidente dell’Associazione per il parco di Molentargius: “Salutiamo con favore gli ultimi stanziamenti della giunta, ma sappiamo che non basta. In prospettiva di un ampliamento anche alla zona di Santa Gilla, il parco di Molentargius ha bisogno di un nuovo governo, preparato dal punto di vista tecnico e in grado di affrontare le tante emergenze quotidiane, come il caso Fluorsid a Santa Gilla o il problema incendi tra 2016 e 2017 a Molentargius, che hanno messo in crisi l’assetto del parco”.